Milano-Cortina 2026, l'Alto Adige accoglie l'arrivo della bandiera olimpica in Italia

I Giochi olimpici di Pechino 2022 sono già storia. Adesso il testimone passa all’Italia, pronta a guardare con rinnovato ottimismo all’appuntamento di Milano-Cortina 2026 dove sarà protagonista anche l’Alto Adige. Oggi, 21 febbraio, la bandiera olimpica è arrivata in Italia all’aeroporto di Milano Malpensa, assieme ad una parte delle delegazione azzurra guidata dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha consegnato il vessillo ai partner dei Giochi Invernali di Milano-Cortina 2026. A ricevere la delegazione giunta da Pechino era presente anche il vicepresidente della Provincia, Giuliano Vettorato, insieme ai rappresentanti dei Comuni di Milano e Cortina, e delle Regioni Lombardia, Veneto e della Provincia di Trento.

“La consegna della bandiera olimpica è una cerimonia fortemente simbolica – ha sottolineato il vicepresidente Vettorato, nel corso della conferenza stampa che ha suggellato questo passaggio di consegne -. Per noi è molto importante essere qui a rappresentare l’Alto Adige, che sarà l’epicentro del biathlon grazie al maestoso impianto di Anterselva. La bandiera a cinque cerchi sventolerà per i prossimi quattro anni anche sul nostro territorio e sono certo che anche nella nostra provincia essa contribuirà a rafforzare quelli che da sempre sono i valori fondanti dei Giochi come rispetto, lealtà, amicizia e comprensione”. Vettorato si è complimentato con i 28 atleti altoatesini, olimpici e paralimpici, evidenziando come “le cinque medaglie conquistate dalla spedizione altoatesina potranno rappresentare uno stimolo a fare ancora meglio nel 2026”.

In Alto Adige, nonostante il rallentamento dovuto alla pandemia, proseguono a buoni ritmi i lavori in previsione dei Giochi. Il vicepresidente Vettorato ha evidenziato, ancora una volta, la volontà e gli sforzi che la Provincia di Bolzano sta mettendo in campo per rendere questo storico evento sostenibile e rispettoso dell’ambiente. “Un obiettivo primario anche per l’Alto Adige – ha sottolineato – da portare avanti utilizzando e valorizzando unicamente impianti e infrastrutture già esistenti, rinunciando così alla costruzione di nuovi impianti. Un progetto al quale crediamo molto: ci attende un grande lavoro che ci proietterà verso questo storico evento”.

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