Sistemi LoraWan, lampioni a Led e sensori per il consumo d'acqua: così Merano diventa smart

Di recente si è tenuta, presso la sede della Municipalizzata, la riunione di chiusura del cosiddetto Progetto Smartwerke, un progetto pilota per rendere Merano sempre più una smart city. Il progetto, che ha coperto un periodo dal 2019 al 2021 e che ha visto un forte rallentamento a causa della pandemia, prevedeva l’installazione di una rete di tipo LoraWan da parte dell’Azienda servizi municipalizzati e lo sviluppo, da parte della società informatica Systems srl di Bolzano in collaborazione con la Libera Università di Bolzano, di un sistema di rilevazione delle misure dei consumi d’acqua attraverso la lettura di sensori applicati ai contatori nonché di un sistema di controllo remoto delle lampade LED dell’illuminazione pubblica.

È stata quindi identificata una zona in cui sperimentare le apparecchiature e le procedure sviluppate e le modalità di raccolta ed elaborazione dei dati generati dal sistema. La raccolta e l’analisi dei dati è avvenuta al termine del periodo previsto per i vari test, intercorso tra settembre e novembre 2021, e quindi ci si dati appuntamento per confrontarsi sulle conclusioni. Presenti i rappresentanti delle aziende coinvolte nel progetto, sono stati evidenziati gli elevati livelli di ricezione dei dati e la relativa correttezza e si sono analizzate le varie evoluzioni tecnologiche affrontate e implementate. Alla fine dell’incontro, il presidente di ASM Hans Werner Wickertsheim, si è dichiarato “molto soddisfatto dei risultati dei test e del progetto in toto, e soprattutto del ruolo che la Municipalizzata ha avuto nella guida e nel coordinamento del gruppo di lavoro, dando obiettivi chiari e concreti in relazione agli strumenti scelti”.

“Nel momento in cui tali strumenti venissero distribuiti sull’intero territorio comunale, questi permetterebbero il controllo dei consumi d’acqua e la loro fatturazione puntuale oltre alla gestione da remoto delle lampade LED, a seconda delle effettive necessità, quindi con un rilevante risparmio energetico. Entrambi i risultati porterebbero alla comunità risparmi economici e anche sostenibilità ambientale”, ha sottolineato Wickertsheim.

Contestualmente i rappresentanti della Libera Università di Bolzano e di Systems srl si sono detti molto soddisfatti della collaborazione professionale tra le aziende, che ha portato un forte sviluppo delle competenze e capacità pratiche sui sistemi cyberfisici che sono di grande interesse e di immediato utilizzo per il territorio altoatesino. Al termine dell’incontro e in conclusione del progetto, dopo i sentiti ringraziamenti e le foto di rito, i partecipanti si sono dati appuntamenti nel corso del 2022 per definire insieme i prossimi passi e gli sviluppi che dal progetto pilota potrebbero derivare, a tutto vantaggio di una città sempre più smart.

Ti potrebbe interessare