Meno burocrazia, più semplificazione: le richieste dei commercialisti

Dalla semplificazione burocratica ai parametri per stabilire l’equo compenso. Dall’istituzione di un’Autorità indipendente di Garanzia del Contribuente alle aree di specializzazione professionale. Un’analisi articolata in dodici punti, sostenuta anche dall’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti contabili della Provincia di Bolzano, già presenta alla politica nazionale alle prese con la crisi di governo. Gli oltre settecento professionisti altoatesini sono convocati in assemblea generale ordinaria lunedì 23 aprile, ore 18, sala Seminario 1 del NOI Techpark, via Volta 13, Bolzano. Discuteranno l’approvazione del bilancio consuntivo ma anche la piattaforma programmatica presentata a Roma in occasione degli Stati generali della professione dal Consiglio nazionale. «Si tratta di dodici proposte in grado di migliorare la nostra professione e quindi, di riflesso, le prestazioni rese ai cittadini che si rivolgono a noi – spiega il presidente Claudio Zago –. Sono richieste che la categoria sottopone al mondo della politica nella convinzione che, ora più che mai, debba dimostrare di saper ascoltare le istanze provenienti dalle parti sociali qualificate. Solo da un ascolto ragionato può derivare la costruzione di un programma che tenga concretamente conto dei contributi che i diversi attori del sistema sono pronti a fornire».

La prime due proposte riguardano la fatturazione elettronica: stop all’obbligatorietà con decorrenza 1 gennaio 2019, sì ad un regime di scelta facoltativa con regime premiale per chi la usa e traccia tutte le movimentazioni finanziarie superiori ai 500 euro. Allo stesso modo viene chiesta gradualità nell’introduzione della fatturazione elettronica fra privati, proponendo un cronoprogramma. Entro il 2019, le sole società quotate e altri soggetti con più di 250 dipendenti, per il 2020, i soggetti con più di 50 dipendenti. Paletto da fissare al 2021, invece, per i soggetti con più di 10 dipendenti, per finire al 2022 per tutti gli altri soggetti di minori dimensioni. I commercialisti chiedono poi l’istituzione di un’Autorità indipendente di Garanzia del Contribuente, posta a tutela del rispetto dei principi dello Statuto dei diritti del Contribuente, dotata di poteri sanzionatori e coercitivi, a cui affidare la competenza su gestione di interpelli, adesione e mediazione, in modo da assicurarne l’effettiva terzietà. Per quanto riguarda le norme anti evasione, si spinge verso la rinuncia ad utilizzarle come coperture preventive: tali misure, specie quelle che consistono nell’introduzione di nuovi adempimenti fiscali, non devono mai essere cifrate quali coperture di altre misure di spesa inserite nel medesimo veicolo normativo. Altro passo importante è l’inclusione di imprese e professionisti nelle commissioni che redigono rapporti fiscali, così come la semplificazione degli adempimenti formali imposti dalla normativa antiriciclaggio, con particolare riguardo agli studi professionali di minori dimensioni.

Altro passaggio importante, chiesto dai rappresentanti dei commercialisti, è il riconoscimento legale delle aree di specializzazione professionale. Proposta anche sull’introduzione della norma sull’equo compenso, alla quale deve seguire una revisione dei parametri ministeriali previsti dal D.M. 140/2012 secondo criteri maggiormente idonei a remunerare adeguatamente le prestazioni professionali, anche in relazione alle funzioni svolte a tutela della fede e dell’interesse pubblico. Due spunti ruotano attorno al collegio sindacale: da un lato si chiede la diffusione della cultura dei controlli, dall’altro la limitazione delle responsabilità, mediante ancoraggio della medesima all’effettivo contributo svolto nella causazione del danno. Si chiede anche l’attribuzione al CNDCEC (il Consiglio Nazionale di Commercialisti ed Esperti Contabili) della delega per la gestione del registro dei revisori legali e del registro del tirocinio attraverso la stipula di una convenzione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Infine si chiede l’iscrizione dei commercialisti presso l’Organismo dei Consulenti Finanziari (OCF) nella sezione dei Consulenti Finanziari Autonomi dopo il superamento di una prova valutativa.

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