Maturità quadriennale, via libera alla sperimentazione in due scuole

Nelle scorse settimane la ministra Valeria Fedeli ha firmato il decreto che dà il via libera a un piano di sperimentazione nazionale per un percorso scolastico quadriennale, a partire dall’anno scolastico 2018/19. Contemporaneamente, ha firmato un ulteriore decreto che autorizza la Provincia di Bolzano a partire con tale sperimentazione in due scuole – e in altre 13 scuole a livello nazionale – già da settembre 2017. «Si tratta di un grande riconoscimento per la scuola in lingua italiana, che da sempre crede fortemente nell’innovazione didattica e nella costruzione di percorsi formativi che mettano al centro lo studente, con le sue qualità e particolari esigenze», afferma l’assessore Christian Tommasini. «Il percorso scolastico quadriennale è un’importante occasione di crescita formativa della scuola, puntando ad un modello di riscrittura del curricolo nell’ottica di una vera e condivisa spinta innovativa e non invece di un semplice restyling del precedente piano di studi», aggiunge l’assessore. I contenuti e i caratteri di ogni disciplina coinvolta, infatti, sono riprogettati mediante l’introduzione di nuovi modelli di apprendimento, l’uso intensivo delle tecnologie digitali e una revisione del sistema di valutazione interna dei progressi degli studenti. Il percorso si avvale di una didattica che passa attraverso gli strumenti offerti dalle piattaforme e-learning e della formazione non in presenza. Viene potenziata, inoltre, la competenza plurilingue attraverso l’uso della metodologia CLIL.

L’istituto Battisti apripista

Apripista del percorso scolastico quadriennale saranno due scuole: l’Istituto tecnico economico “Cesare Battisti” di Bolzano, nell’indirizzo relazioni internazionali, e il liceo linguistico Marcelline. A loro spetta l’importante compito di sperimentare il nuovo percorso e definire al meglio le linee di indirizzo, la programmazione e i curricula, che poi diventeranno una fondamentale base di partenza per tutte le altre scuole che, a partire dal prossimo anno scolastico, avranno intenzione di attivare il progetto di innovazione didattica. Infatti, il decreto delle 100 sperimentazioni nazionali prevede in ogni caso una quota a parte per le Province di Trento e Bolzano. Soddisfatto l’assessore Christian Tommasini, secondo il quale il percorso scolastico quadriennale «consente di stare al passo con i vicini modelli scolastici, valorizza le competenze degli studenti promuovendo l’avvicinamento al mondo del lavoro, favorisce percorsi di formazione e aggiornamento di alto livello dei docenti premiando le scuole più attive sul versante dell’innovazione metodologica e didattica». Si tratta, quindi, aggiunge Tommasini di un «vero riconoscimento a quanto fatto finora nel campo dell’innovazione didattica nel I ciclo e a quanto è stato recentemente stabilito, mediante l’approvazione della delibera della Giunta provinciale n. 492 del 2017, al fine di realizzare nel II ciclo un modello di scuola più dinamica ed attenta alle esigenze del singolo».

«Scuole, nessuna riduzione di organico»

Anche la sovrintendente Nicoletta Minnei si dice particolarmente contenta del risultato raggiunto e riconosce che «l’apprezzamento giunto dal MIUR con la firma di questo decreto è il sigillo all’impegno e alla serietà profusi da tutti coloro che hanno lavorato al progetto. Mi auguro che anche il supporto delle famiglie – aggiunge – possa contribuire a sostenere gli istituti in questo loro importante lavoro. Già dallo scorso anno le scuole si stavano preparando con estrema dedizione e interesse a questo progetto. A loro va il mio ringraziamento». Riguardo alle preoccupazioni espresse dal corpo docente «non vi saranno riduzioni di organico – assicura Minnei – ma vi sarà semplicemente una redistribuzione».

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