Alta formazione congiunta: in arrivo un master Euregio

Un master Euregio biennale di secondo livello, con sede a Bolzano. Il tema: i sistemi politici e sociali europei, in pratica sarà la cosiddetta scuola di alta formazione postuniversitaria dell’Euregio. Avrà sede a Bolzano in cooperazione con le tre università (Trento, Bolzano, Innsbruck), Eurac e FBK. Questo uno dei (tanti) argomenti trattati oggi nel vertice Euregio che si è svolto a San Michele all’Adige. Dopo la presa di posizione di ieri, martedì, contro l’inasprimento dei controlli al Brennero, La Fondazione Mach a San Michele all’Adige ha ospitato l’undicesima seduta della Giunta del Gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT) Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino. Nella riunione i tre presidenti Ugo Rossi (presidente di turno del GECT), Arno Kompatscher e Günther Platter hanno fatto il punto sui progetti in corso, sulle iniziative di cooperazione 2016 in ambito euro regionale, sul tema profughi. “Lo spirito è quello di unire sempre di più i territori, nell’Euregio e nella macroregione alpina dell’EUSALP”, ha detto Rossi.

Master Euregio: le tre università lavorano insieme

Il GECT ha fatto il punto sulle iniziative di cooperazione in ambito euroregionale tra le università, su nuovi eventi sportivi, musicali e formativi. 55 progetti con un budget annuale di 2,5 milioni di euro sono già programmati. Tra le prossime iniziative: il calendario culturale dell’Euregio, il Familypass transfrontaliero, la cooperazione in ambito di storia regionale ed euroregionale attraverso il Centro di competenza Storia regionale in collaborazione con i tre atenei dell’Euregio. I Presidenti puntano in particolare al settore della formazione attraverso l’istituzione di un master Euregio biennale di secondo livello in sistemi politici e sociali europei, la scuola di alta formazione postuniversitaria dell’Euregio. Avrà sede a Bolzano in cooperazione con le tre università, Eurac e FBK. “Vogliamo contribuire alla formazione di una classe dirigente trilingue euro regionale”, ha ricordato Kompatscher.

Sul fronte della futura gestione dei profughi è stato fatto il punto della situazione sulla base del lavoro svolto dall’apposita task force istituita a novembre. L’evolversi della situazione è costantemente monitorato sia sulla rotta balcanica che mediterranea. “Abbiamo approfondito le possibili opzioni e variabili che potrebbero prefigurarsi e le soluzioni per essere preparati ad ogni eventualità”, ha sintetizzato Kompatscher. Le situazioni di partenza sono diverse, il Tirolo ad esempio ha già accolto migliaia di richiedenti asilo, “ma vogliamo affrontare il problema assieme. A Roma lavoreremo, con il sostegno dei parlamentari, per essere sempre informati e coinvolti sui flussi dei migranti”, ha aggiunto Kompatscher che ha preannunciato l’arrivo a Bolzano, il prossimo 7 aprile, del ministro degli Esteri austriaco Sebastian Kurz e un incontro con i presidenti dell’Euregio.

Nel settore dello sport si vuole potenziare la collaborazione attraverso nuovi criteri per manifestazioni e nuove attività sportive, meno popolari del calcio o dello sci ma rivolte a un pubblico più ampio. Significativo per l’Euregio sarà a fine maggio  il tour ciclistico delle Alpi (Alpenradtour 2016) da Kufstein a Riva del Garda: 300 ciclisti attraverseranno i territori dell’Euregio percorrendo una distanza totale di oltre 500 km. Dai tre Presidenti è arrivato l’annuncio del primo Euregio Music Camp che dal 24 al 31 luglio al Grand Hotel di Dobbiaco raggrupperà giovani musicisti dai 15 ai 24 anni di Tirolo, Alto Adige e Trentino per un’ esperienza musicale e di convivenza unica, senza barriere linguistiche.

Grande attenzione dell’Euregio anche all’area EUSALP – la macroregione alpina con 7 Paesi e 48 Regioni – come piattaforma europea per lo sviluppo nelle Alpi, specie nei settori mobilità e energia. La Giunta ha avviato i passi per istituire un punto di riferimento EUSALP nella rappresentanza Euregio a Bruxelles. Il presidente Platter si è detto soddisfatto per il consenso tregistrato nell’Euregio all’introduzione del divieto di transito settoriale e delle misure di politica tariffaria, “una posizione che ci rafforza davanti all’UE.”

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