L'onda verde conquista Bolzano: migliaia di studenti in piazza per difendere l'ambiente

Un’onda verde che si fa largo per le strade di Bolzano. Cartelloni, cori e colori hanno accompagnato migliaia di studenti scesi quest’oggi, venerdì 27 settembre, in piazza per il “Fridays for Future”, lo sciopero globale per il clima. L’iniziativa, fatta nascere e portata avanti dalla giovanissima Greta Thunberg, si è svolta in contemporanea in centinaia di migliaia di città in Italia e nel mondo. I ragazzi delle scuole medie, superiori e dell’Università di Bolzano, hanno dato il via al corteo attorno alle ore 11 in Piazza Vittoria e si sono diretti verso Palazzo Widmann dove hanno tenuto un sit-in per far sentire la loro voce al Consiglio Provinciale. Ed il coro è stato unanime: “Vogliamo riprenderci il futuro che ci è stato rubato, i politici si devono svegliare”.

“E’ necessario fare scelte che tutelino l’ambiente. I politici e l’economia devono farlo. Se questo obiettivo verrà condiviso da molti allora il cambiamento sarà possibile, ma dobbiamo farlo in fretta perché il tempo che abbiamo a disposizione non è molto” spiegano i giovanissimi in piazza.

“Le piccole azioni individuali sono fondamentali, perché fanno ragionare le persone. Andiamo in treno invece che in aereo, spegniamo la luce invece che tenerla accesa quando non serve. Dobbiamo cambiare questo sistema che ci sta intrappolando perché in ballo c’è il nostro futuro. Non esiste un’altra Terra oltre a quella in cui viviamo ora, per questo dobbiamo preservarla. Vogliamo decisioni concrete!” urla al microfono una bambina di appena 10 anni.

 

Il vicepresidente della giunta, Giuliano Vettorato, ha inoltre incontrato una delegazione di studenti. L’incontro, ha dichiarato il vicepresidente, esponente della Lega, “è l’occasione per spiegare ai ragazzi il lavoro che la Provincia ha portato avanti in questi anni e che intende fare su un tema così importante come quello dell’ambiente”. Ai manifestanti si è rivolto anche il vescovo della diocesi di Bolzano Bressanone, Ivo Muser, ricordando che “a fronte del cambiamento climatico e della necessità di interventi più incisivi a livello politico, ma anche di comportamento personale, la responsabilità di ciascuno di noi per il creato deve rendersi concreta nelle abitudini quotidiane, nel nostro stile di vita che possiamo trasmettere agli altri soltanto con il nostro esempio e con la nostra coerenza”.

Alexander Ginestous

Ti potrebbe interessare