Le richieste degli imprenditori: «Meno leggi, più infrastrutture»

Meno leggi («oltre 100 dal 2013 al 2017, troppe»), più investimenti. Insistendo sui quattro temi «portanti» che gli imprenditori hanno elencato – presentando un documento sullo sviluppo nei prossimi 5 anni – alla politica altoatesina: giovani, industria, Europa ed autonomia. Non che l’economia dell’Alto Adige stia troppo male: un Pil che è cresciuto di 12 punti percentuali in 10 anni sembra testimoniare l’impatto non violento della crisi e il suo superamento, mentre negli ultimi quattro anni sono stati creati 20mila posti di lavoro. Secondo gli imprenditori ad essere premiata è stata la scelta di internazionalizzarsi sempre più, tanto che l’export sfiora ormai i 5 miliardi di euro, e il dialogo con le parti sociali.

Bisogna insistere soprattutto sulle infrastrutture, ha ribadito Federico Giudiceandrea, presidente degli imprenditori altoatesini. Lo stop all’aeroporto non è ancora stato digerito del tutto. «Vogliamo abbattere i muri – recita il documento -. L’Alto Adige ha bisogno di investimenti in infrastrutture di collegamento e che mettano in rete – a tutti i livelli, su tutto il territorio e con parità di accesso per tutti. Siamo a favore di una mobilità sostenibile e intendiamo promuoverla attraverso soluzioni tecnologiche innovative, non con divieti». Passaggio forte anche sulla burocrazia.  «Servono regole uguali per tutti: l’Alto Adige si trova in competizione col resto del mondo e ha bisogno di un contesto che sia concorrenziale a livello internazionale. Questo riguarda in particolare la burocrazia: per procedure e pagamenti della pubblica amministrazione devono valere tempi certi».

Ecco il testo dell’intero documento delle richieste assoimprenditori.

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