Lavoro, la ripresa si fa più nera: aspettative al ribasso in tutti i settori altoatesini

Dopo il barlume di speranza acceso in estate e autunno, dove sembrava che tutto si aggiustasse e tornasse nella direzione auspicata, le lavoratrici ed i lavoratori dipendenti altoatesini nell’edizione invernale del Barometro IPL hanno ripreso a vedere tutto nero, allontanando la prospettiva di una ripresa alle porte. Le aspettative per l’andamento economico dell’Alto Adige nei prossimi 12 mesi calano significativamente in tutti i settori economici, in particolare nell’edilizia (-38 punti indice rispetto un anno fa), ma anche nell’alberghiero e ristorazione (-33), nel commercio (-28) e nel manifatturiero (-23). In altre parole, stando alle valutazioni attuali, i lavoratori dipendenti altoatesini si attendono che l’economia altoatesina nel 2021 continui il suo percorso di decrescita.

“Tra i meno pessimisti troviamo i lavoratori e le lavoratrici dipendenti del settore pubblico e dell’agricoltura. Le prospettive vengono invece viste particolarmente negative dai lavoratori dell’edilizia, dell’alberghiero e della ristorazione”, spiega il ricercatore Matteo Antulov, che all’interno dell’Istituto segue il Barometro IPL. L’andamento degli indicatori rispecchia abbastanza fedelmente gli anni d’oro dell’economia locale, ma anche il rallentamento iniziato già nel 2019 ed il crollo intervenuto a seguito della pandemia, precisa l’IPL .

 

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Segnali poco confortanti per i lavoratori dipendenti dell’Alto Adige arrivano anche sul versante della situazione occupazionale. Molti indicatori che descrivono il mercato del lavoro tornano ai livelli della primavera 2020. La preoccupazione di perdere il proprio posto di lavoro dipende invece fortemente dal settore di attività. Essa cresce soprattutto nel settore dell’alberghiero e della ristorazione, ma rimane pressoché invariata nei settori del pubblico e dei servizi privati. Parallelamente si assiste ad un aumento delle difficoltà a trovare un posto di lavoro equivalente. Chi ha un lavoro se lo tiene stretto e chi lavora in un settore in difficoltà spesso cerca nuove opportunità. Il 23% dei lavoratori dell’alberghiero, ad esempio, si è attivata negli ultimi 12 mesi per cercare un nuovo impiego.

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