Il Covid cambia le abitudini dei lavoratori altoatesini: «Risparmiare per le emergenze»

Il Coronavirus ha influenzato enormemente la nostra vita di tutti i giorni e in maniera rilevante i modelli di comportamento. Studi a livello nazionale riportano come in questo particolare momento il risparmio assuma un ruolo fondamentale, soprattutto per far fronte a spese impreviste. In mancanza di opportunità di consumo e di svago, il risparmio è visto ora meno come una “privazione”, quanto sempre più associato a termini positivi quali “tranquillità” e “sicurezza”. L’incremento fulminante della propensione al risparmio (che negli ultimi 12 mesi passa dal 9% del reddito familiare disponibile al 18%) è dovuto sia a motivazioni personali sia alle restrizioni sui consumi, che sono state introdotte come risposta alla pandemia, e che hanno inevitabilmente frenato i consumi. I consumi sono calati in quasi tutti gli ambiti, ad eccezione dei prodotti alimentari e per la casa.

Guardando alla capacità di risparmio, lo sviluppo previsto dai lavoratori e lavoratrici altoatesini presenta delle notevoli divergenze: il 17% dei rispondenti è convinto che, nei prossimi 12 mesi, riuscirà “sicuramente” a risparmiare, il 37% risponde “probabilmente sì”, il 15% è sicuro di non riuscirci e il 31% probabilmente non ci riuscirà. “Da tutto questo emerge che il 53% dei dipendenti altoatesini è fiducioso per quanto riguarda la capacità di risparmiare della propria famiglia”, riporta la tirocinante IPL Gaia Peressini, che all’interno dell’Istituto ha approfondito il tema del risparmio.

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Motivi del risparmio: aumentare il “gruzzoletto” per le emergenze

Ogni anno dal 2014 il Barometro IPL indaga le attitudini dei lavoratori e delle lavoratrici altoatesini rispetto al risparmio. La novità: rispetto alle rilevazioni precedenti si nota un incremento sostanziale del risparmio per far fronte a eventi imprevisti, indicato dal 49% dei lavoratori nel 2019, valore che sale al 58% nel 2020. Risparmiare per eventi imprevisti supera così addirittura la motivazione che è storicamente stata al primo posto, ovvero “il risparmio per i figli”. Un’altra peculiarità: mentre risparmiare per far fronte a eventi imprevisti è la motivazione preponderante per tutte le classi d’età, gli altri motivi assumono importanza diversa nel corso della vita: gli under 30 risparmiamo principalmente per la casa, le persone di mezza età per i figli, gli over 50 per la vecchiaia.

Obiettivi del risparmio: la sicurezza prima di tutto

Per quanto riguarda il comportamento rispetto al risparmio, i lavoratori dipendenti altoatesini viaggiano sempre più a vista. Obiettivi a lungo periodo finiscono in secondo piano, quelli di breve periodo guadagnano le prime posizioni. Questo si riflette in una preferenza per la liquidità, che inizia ad essere considerata un “bene rifugio”, data la bassa attrattività dei tassi di interesse e la bassa inflazione. La liquidità non solo trasmette sicurezza grazie alla sua disponibilità immediata, ma garantisce anche la stabilità del valore. Questi sono anche i principali criteri che indirizzano il risparmio, indipendentemente dall’età. Le priorità non sono cambiate dal 2014 – nemmeno in tempi di Covid-19.

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