"L'attesa" delle donne e le incapacità degli uomini. Anna Foglietta e Paola Minaccioni inaugurano "In Scena" al Cristallo

 “Personalmente ho sempre sperato che lo scrivere per il teatro fosse immaginare una storia con una miniera di emozioni di linguaggi, di immagini, di suggestioni e scendere a darci dentro con gli attori, il regista, i tecnici”.
Dovrebbero bastare queste parole di Remo Binosi per spingerci ad assistere a “L’attesa” lo spettacolo di cui è autore che andrà in scena venerdì 12 novembre al Cristallo di Bolzano (ore 21), per poi proseguire verso Merano, Brunico, Bressanone e Vipiteno dal 13 al 16 novembre.

Nel 2022 ricorreranno i vent’anni dalla prematura morte di Binosi, giornalista, sceneggiatore e autore teatrale che proprio con “L’attesa” ottenne probabilmente il suo maggiore successo personale.
Da quel testo, infatti, non solo venne realizzato uno spettacolo che si aggiudicò il premio  “Biglietto d’oro Agis” come migliore novità italiana nel 1994, ma venne tratto il film “Rosa e Cornelia”  diretto da Giorgio Treves e interpretato da Chiara Muti, Stefania Rocca, Athina Cenci.

Un testo, quello de “L’attesa”, scritto negli anni Novanta del Novecento, ma ambientato nel Settecento di Casanova grazie a una fortunata coincidenza raccontata dallo stesso Binosi ormai trent’anni fa: “Mia moglie era in attesa di nostra figlia Giulia e io stavo leggendo le memorie di Casanova. Le avventure del grande seduttore si accompagnavano all’esperienza che stavo vivendo, con il procedere della gravidanza il corpo di mia moglie cambiava e insieme cambiava anche il rapporto che lei aveva con sé stessa e con le altre donne. La sentivo parlare con le sue amiche e intessere facilmente discorsi anche con donne molto diverse da lei, si scambiavano emozioni, consigli, paure e speranze. C’era tra loro una corrente di grande energia comunicativa. Proprio a partire da un dato intimo come quello del corpo gravido, le donne costruiscono una rete di confidenza e complicità di cui gli uomini sono assolutamente incapaci. Il maschio mito Casanova con la sua dispersiva sessualità, mi sembrava la prova di questa incapacità, cominciai così a pensare a una storia che mettesse a confronto. donne diverse entrambe incinta dello stesso uomo assente”.
“L’attesa” non si può presentare meglio di come ha fatto l’autore stesso, ma la versione che andrà in scena al Cristallo e nel resto dell’Alto Adige vede per la prima volta insieme due attrici note grazie anche alla televisione, al cinema e alla radio:  Anna Foglietta e Paola Minaccioni.

La regista Michela Cescon, inoltre, ha scelto di mettere in scena la prima stesura del testo di Binosi, quella del 1991 che presenta notevoli differenze rispetto a quello portato in scena nel 1994: la nutrice ha un ruolo decisamente più marginale che in questa messinscena scomparirà completamente; i dialoghi sono più scarni, quasi bergmaniani e l’azione si concentra totalmente sulle due protagoniste e sull’evoluzione del loro rapporto durante la forzata clausura.
Le scene sono di Dario Gessati, i costumi di Giovanna Buzzi e le musiche originali di Andrea Farri. Assistente alla regia è Elvira Berarducci.

Lo spettacolo, prodotto dal Teatro di Dioniso e dal Teatro Stabile del Veneto in collaborazione con il Teatro Stabile di Bolzano, inaugura la rassegna “In Scena” del Cristallo e le stagioni dello Stabile a Merano il 13 novembre (Teatro Puccini, h. 20.30), Brunico il 14 novembre (Haus Michael Pacher, h.20.30), a Bressanone il 15 novembre (Forum, h. 20.30) e a Vipiteno il 16 novembre (Teatro Comunale, h. 20.30).

Per informazioni ed acquisto posti dello spettacolo del 12 novembre al Teatro Cristallo: teatrocristallo.it
I biglietti costano 15 euro (intero), 10 euro (ridotto con Cristallo Card), 6 euro (ridotto con Cristallo Card young). I biglietti si possono acquistare presso la cassa del Teatro Cristallo che è aperta dal lunedì al venerdì dalle 16.30 alle 18.30 e il giovedì e il sabato dalle 10 alle 12. 

I biglietti per le recite di Merano, Brunico, Bressanone e Vipiteno si possono acquistare on-line sul sito ; scaricando la App Teatro Stabile di Bolzano (iOs e Android) e nei giorni di spettacolo a partire dalle 19.30 presso le casse dei rispettivi teatri. 
Si ricorda che per accedere alla sala teatrale è necessario essere in possesso del Green Pass.

MB

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