La storia di Claudio, dalle Dolomiti all’Etna

Claudio Fazio è nato a Brunico da madre tedesca e padre siciliano, ed è cresciuto tra la Germania e Catania. Dopo tanti anni come odontotecnico, decide di dare una svolta importante alla sua vita e inseguire due grandi passioni che nutre fin da piccolo: la natura e la botanica. Inizia così a lavorare come guida escursionistica, prima in Alto Adige per qualche mese e poi in Sicilia. Dopo alcuni anni di esperienza fonda Etnaway, un tour operator che offre escursioni sul vulcano più alto d’Europa.

Claudio, come inizia la sua storia?

Sono nato a Brunico, che per i miei genitori era un po’ la via di mezzo tra la Sicilia e la Germania. Lì ho trascorso pochi anni della mia vita, per poi trasferirmi a Catania e frequentare le scuole e l’università. Inizialmente avevo intrapreso un percorso completamente diverso da quello di cui mi occupo ora, e ho lavorato come odontotecnico per oltre vent’anni. Avendo tutti i parenti in Germania ed essendo bilingue, già allora ero in continuo movimento tra l’Italia e l’estero. La vera svolta però, è arrivata poco più di quindici anni fa, in seguito ad un’offerta lavorativa fattami da mio cugino, il quale possedeva una ditta di energia rinnovabile in Germania e voleva espandersi; nel tentativo quindi di aprire una sede anche in Italia, abbiamo subito una truffa da parte di un ufficio legale tedesco, e ho deciso di abbandonare quella strada.

Da dove poi l’esigenza di intraprendere una strada diversa e avviare la carriera da guida escursionistica?

La truffa mi ha sicuramente spiazzato, avevo già chiuso i miei studi e abbandonato il lavoro da odontotecnico, senza alcuna intenzione di tornare sui miei passi. In modo molto casuale, ho trovato un annuncio per guide turistiche in tedesco, e ho voluto cogliere la palla al balzo. Si trattava più precisamente dell’offerta lavorativa di un’associazione sportiva dilettantistica che aveva una sede anche in Alto Adige, dove mi sono ritrovato in seguito al colloquio e all’assunzione. Per me è stato quasi come nascere di nuovo, una seconda volta, proprio nel mio luogo natale. Lì è cominciato non solo il mio periodo di formazione come guida, ma anche la mia nuova vita.

Per quale motivo ha deciso di fondare Etnaway?

Dopo diversi mesi in Val Passiria tra trekking, river tubing ed escursioni in quad elettrico, mi sono spostato in Sicilia per cominciare la stagione estiva lì. Non è passato molto che, in seguito anche ad alcuni screzi con l’agenzia per cui lavoravo, ho sentito l’esigenza di mettermi in proprio. D’altronde, avendo lavorato come odontotecnico nei miei studi per molti anni, non ero abituato al ruolo del dipendente e volevo aprire un’attività che fosse mia e su cui avessi pieno potere decisionale. Ho deciso di lanciarmi in questa avventura con un caro amico, con cui condivido la passione per la natura e la montagna, e così è nata Etnaway.

Cosa offrite ai turisti?

Praticamente di tutto. In primis mi sento di dire che offriamo guide preparate e multilingue, escursioni di varie difficoltà adatte a tutti, tour per famiglie e degustazioni. Penso che una delle caratteristiche principali che distingue il nostro tour operator dagli altri della zona sia il numero ridotto di partecipanti per gruppo: infatti, si tratta di gruppi di massimo 10 persone, in modo da garantire a tutti un’esperienza sicura, piacevole ed arricchente. Inoltre, negli ultimi anni offriamo anche il tour in elicottero – molto optato per regali di compleanno, anniversari o proposte di matrimonio – e un transfer dalle varie zone della Sicilia all’Etna sia in elicottero che in jet privato.

Col senno di poi, è soddisfatto della strada intrapresa?

Sono molto contento di avere avuto il coraggio di cambiare vita. Penso che sia stata una splendida occasione non solo per assecondare finalmente le mie passioni, ma soprattutto per conoscere meglio me stesso. Anche la relazione con clienti e turisti mi arricchisce molto, e posso finalmente dare sfogo alla mia parlantina da buon siciliano, ma in tedesco.

Tornerebbe in Alto Adige? Come è cambiato il suo modo di vivere la montagna?

Tornerei volentieri in Alto Adige, ci penso spesso. Non tanto per il tipo di montagna in sé, che è sicuramente molto diversa dall’Etna ma altrettanto affascinante, quanto più per l’atmosfera che si respira. Mi spiego meglio: qui in Sicilia è molto difficile ricavarsi del tempo per sé nella natura, in tranquillità, anche perché per farlo è necessario allontanarsi di molto dai centri abitati; in Alto Adige, invece, uomo e natura convivono nel vero senso della parola, in armonia. Quando vivevo a Brunico o in Val Passiria, ad esempio, mi bastava allontanarmi di pochi passi da casa per raggiungere uno spazio verde in cui trascorrere del tempo in solitudine. Inoltre, non è assolutamente da sottovalutare il rispetto nei confronti dell’ambiente, che purtroppo qui in Sicilia viene spesso a mancare. Ho sempre condiviso l’etica altoatesina di organizzazione, ordine e pulizia, e proprio per questo cerco sempre di fare del mio meglio per la tutela dell’ambiente, anche in quanto membro della Onlus Plastic Free.

Per concludere, che consiglio darebbe agli altoatesini che desiderano avventurarsi sull’Etna?

Direi di scegliere con cura il tour operator. Ce ne sono tantissimi che offrono escursioni sul vulcano, alcuni anche a prezzi molto bassi, ma non bisogna farsi fregare. Spesso questi preventivi non comprendono l’assicurazione, l’attrezzatura o una guida adeguatamente preparata, anche dal punto della lingua. Credo che sia indispensabile informarsi bene sulle varie offerte e optare per quella più adatta alle proprie esigenze.

Vittoria Battaiola

Immagine in apertura: foto di Claudio Fazio

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