La Provincia di Bolzano partecipa alla Giornata internazionale contro l'omofobia

Alto Adige. Il 17 maggio si celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bi- e la transfobia promossa dalla rete RE.A.DY. Quest’anno, la giornata sarà all’insegna del tema “Il diritto di avere diritti”. RE.A.DY è la rete italiana delle Regioni, Province Autonome e Comuni impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere e a salvaguardare i diritti umani delle persone LGBT+ riconosciuti dalla costituzione, dal diritto comunitario e internazionale. La Provincia di Bolzano aderisce dal 2019 alla rete RE.A.DY, il presidente Arno Kompatscher ha sottolineato come il diritto di avere diritti “si riferisca al diritto di essere al mondo, di contare, di esserci e di essere visibili ed è, con ciò, un diritto che deve valere per tutti e tutte, andando oltre all’orientamento sessuale e all’identità di genere”.
Nell’ambito della sua adesione alla rete RE.A.DY, la Provincia è coinvolta, insieme alla Consigliera di parità, le Comunità comprensoriali Wipptal, Val Venosta, Valle Isarco e Val Pusteria, Burgraviato, nonché i Comuni di Ora, Bolzano, Bressanone, Brunico, Appiano, Caldaro, Cortaccia, Magrè, Merano, Montagna, Egna, Trodena, Vipiteno, Fortezza, Naz-Sciaves, Varna ed Ultimo, nella campagna di quest’anno sul tema “Il diritto di avere diritti”. In particolare, la rete vuole sensibilizzare la popolazione nei confronti di un maggiore rispetto nei confronti di tutte le persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale o identità di genere. La campagna, che utilizzerà tra l’altro alcuni manifesti, ha lo scopo di promuovere l’interazione reciproca senza odio e fa parte della campagna provinciale “Il digitale è reale”.
Nell’ambito della rete RE.A.DY le amministrazioni di Province, Regioni e Comuni si mettono in rete per agire contro le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere. A livello nazionale la rete conta un totale di oltre 230 membri. “La nostra rete è responsabile del fatto che supportiamo pubblicamente un’interazione equa e rispettosa che inizia con una comunicazione priva di odio ed attraversa tutti i settori della vita”, ha sottolineato la rappresentante della Provincia in seno alla rete RE.A.DY, Judith Notdurfter.

 

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