La cacca di Bolzano alla conquista del mondo

Alto Adige. E’ senza alcun dubbio la notizia del 2024, almeno fino ad ora. Raramente il resto del mondo si interessa a quel che accade in provincia di Bolzano, ma la notizia riguardante il test del dna sugli escrementi dei cani ha suscitato l’interesse dei media nazionali e internazionali. Dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna, dalla Cina al Giappone, dall’Egitto alla Turchia, dal Belgio alla Spagna, dalla Colombia al Messico, siti specialistici (dei cani, non della cacca) e non, hanno ripreso la notizia con titoli, va detto, anche molto divertenti. Uno su tutti, quello del New York Post.

 

Come detto, la notizia non ha lasciato indifferenti nemmeno le televisioni italiane, Pomeriggio Cinque ha persino inviato le sue telecamere per un’inchiesta su questo fondamentale argomento.
Per quel che può servire, tutto è partito da questo comunicato emesso dalla Provincia: “La banca dati del Dna dei cani è in fase di completamento. L’iniziativa normativa richiesta dai Comuni ed approvata dal Consiglio provinciale viene progressivamente implementata nei suoi vari aspetti. La Provincia, i Comuni e i veterinari stanno collaborando per rendere più agevole ai proprietari dei cani la profilazione genetica. “Ai Comuni è stato richiesto di comunicare entro il 15 gennaio, se e quali locali stanno mettendo a disposizione a tale scopo. I Municipi si occuperanno anche delle registrazioni”, ha affermato l’assessore provinciale Arnold Schuler. Inoltre, sono stati individuati ulteriori veterinari, oltre a quelli già in servizio, che si occuperanno del prelievo dei campioni genetici. I kit di raccolta sono già disponibili mentre il servizio aggiuntivo verrà offerto dalla fine di gennaio alla fine di marzo. La profilazione ha un costo di 65 euro, compresi gli oneri per le analisi di laboratorio, e dovrà essere pagato dal proprietario del cane dopo aver ricevuto la fattura dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige.  Quando i locali saranno pronti, i Comuni annunceranno le modalità di prenotazione degli appuntamenti. Il database non verrà utilizzato solo per le deiezioni lasciate in strada, ma per identificare anche l’animale in caso di incidenti stradali o morsi.Il primo passo è quello di registrare i cani ed inserire le informazioni nella banca dati, in modo da poter avviare i controlli. Non appena i locali nei Comuni saranno pronti, i rispettivi uffici pubblicizzeranno il calendario di prenotazione degli appuntamenti”.

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