Kompatscher in pressing sul Governo: "È giunto il momento per parziali riaperture"

Durante la seduta straordinaria di questa mattina, 15 aprile, della Conferenza delle Regioni e Province autonome, il presidente Arno Kompatscher ha presentato la situazione legata alla diffusione dei contagi da Covid-19 in Alto Adige. Come ribadito più volte al Presidente del Consiglio Mario Draghi e ai Ministri del suo governo, Kompatscher ha sottolineato che impedire sino a fine aprile il passaggio dei territori nella cosiddetta “zona gialla” rappresenta un provvedimento poco lungimirante. “Alla luce dei buoni risultati raggiunti per quanto riguarda la situazione epidemiologica – ha affermato il Landeshauptmann – chiediamo al governo la possibilità di prevedere misure meno restrittive. L’attuale situazione dei contagi in Alto Adige, dal nostro punto di vista, renderebbe possibile procedere con caute e parziali riaperture”.

Kompatscher ha inoltre ricordato le notevoli risorse investite dalla Provincia di Bolzano nella strategia che punta a monitorare costantemente larghe fette della popolazione tramite i test, con l’obiettivo di garantire a tutti una maggiore sicurezza. A tale scopo, non solo l’Alto Adige, ma molte altre Regioni, hanno chiesto al governo di validare i test nasali in autosomministrazione, mentre il presidente della Provincia ha ha sottolineato il buon andamento della campagna vaccinale sul territorio altoatesino, dove si sta iniziano a somministrare le prime dosi ai 60enni.

“Sia il tasso di incidenza, sia il numero dei posti occupati nelle terapie intensive, sono decisamente in calo”, ha spiegato Kompatscher, il quale si è schierato assieme ad altre Regioni che si trovano nella medesima situazione e che chiedono di poter procedere con la riapertura delle attività economiche attualmente chiuse. Un grande contributo, da questo punto di vista, potrebbe arrivare dall’introduzione del Green Pass previsto dalla Commiissione europea: “Un sistema certificato – ha concluso Arno Kompatscher – sarebbe fondamentale per far ripartire in sicurezza l’economia e per garantire una maggiore libertà di movimento alle persone”.

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