Olio di semi di mela, un metodo per estrarlo vince l'Interpoma Innovation Camp

Interpoma Innovation Camp è la piattaforma per il futuro del mercato melicolo: due giorni di lavoro intenso per cinque team internazionali composti da talenti, startup, aziende consolidate e ricercatori che hanno portato le loro idee innovative e si sono confrontati per trovare soluzioni tecnologiche che possano migliorare e aiutare il sistema e il settore della mela.  “Fiera Bolzano, con il primo Interpoma Innovation Camp ha fatto un primo passo per diventare una piattaforma per pensare al futuro dell’industria della mela – afferma Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano – il nostro obiettivo è quello di aiutare il settore melicolo a crescere mettendo insieme talenti eterogenei ed internazionali, lasciandoli pensare apertamente per elaborare soluzioni concrete con uno sguardo fisso sul mercato, sul business model, sul consumatore e sui benefit che queste soluzioni possono apportare”.

Grazie ad una stretta collaborazione tra Fiera Bolzano, IDM Sudtirol-Alto Adige, Consorzio Mele Alto Adige, Centro di Sperimentazione Agraria e Forestale Laimburg, Südtiroler Beratungsring per la frutti e viticolutra e Whataventure, sono state invitate aziende, giovani talenti, esperti del settore, startup a livello internazionale ad un evento che si è svolto il 22 e il 23 novembre (i due giorni precedenti Interpoma) con l’obiettivo di uscire dall’individualità e lavorare in team seguiti da esperti, che hanno accompagnato ogni team di lavoro nel processo di sviluppo di nuove idee in diverse aree per portare in campo qualcosa di utile per il mercato. Cinque le idee sulle quali hanno lavorato in questi due giorni i team internazionali.

Interpoma Innovation Camp, le idee premiate

Repple è il team che si è aggiudicato il primo premio come miglior idea per concetto, sviluppo, presentazione e business model: il gruppo Repple ha lavorato sulla possibilità di estrazione di olio dai semi di mela utile nel settore della cosmesi e della farmaceutica. Un’innovazione ben applicabile al mercato, con un potenziale di guadagno altissimo. Rispetto ad altri sistemi di estrazione già esistenti, questa procedura biologica permette di ottenere un olio da questi semi di alta qualità.

“È incredibile al momento pensare di aver ricevuto questo premio, ne sono davvero contenta perché questo progetto può essere molto utile per tutto l’Alto Adige e per tutte le parti che compongono la catena di produzione, dal contadino che produce la materia prima, a chi lavora questo prodotto e quindi può recuperare queste parti che sarebbero scartate fino ai produttori nutraceutici che potranno sfruttare questo prezioso componente nelle loro formulazioni”, spiega Debora Decorsi del Centro di Sperimentazione Laimburg.

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Seconda si è classificata l’idea Smart Orchard, frutto del lavoro di un team moto internazionale, tra Francia, Serbia, Nigeria e Italia. Si tratta di un progetto legato all’intelligenza artificiale, ovvero la realizzazione di una app con un forte impatto sulla salute e sull’ambiente, legata all’analisi di dati forniti da sensori che analizzano i componenti nutritivi delle piante, da stazioni metereologiche che anticipano i fenomeni atmosferici in arrivo, da calibri digitali e da misuratori di flusso. Questo permetterebbe all’utente finale di avere la giusta informazione nel giusto momento, di ridurre i consumi di acqua e di fertilizzanti, di aumentare la dimensione del frutto e di monitorare le condizioni metereologiche e quindi gestire meglio le varie fasi di processo di coltivazione.

La terza idea premiata è legata invece ad un’idea di marketing denominata “track your apple”, con l’obiettivo di trasferire il valore della mela e il know how al consumatore e di aiutare a commercializzare meglio la mela attraverso azioni di marketing mirate. Questa app è orientata all’intrattenimento del consumatore, che attraverso un codice apposto sulla mela, può accedere online alla vincita di premi, ma anche a diversi tipi di informazione legate al prodotto mela, alla sua produzione, alle diverse varietà e alle sue proprietà e qualità. Questo permette di aumentare la consapevolezza sulla qualità di un prodotto piuttosto che un altro per il consumatore e anche di poter mantenere i prezzi del prodotto più alti.

Tutti i team hanno lavorato con entusiasmo e hanno contribuito all’innovazione, oggi più importante che mai. Due sono le idee presentate alla giuria internazionale dell’Interpoma Innovation Camp, che però non sono riuscite a salire sul podio: per quanto riguarda il settore dell’impiantistica, il team Revotree – think waterless, ha lavorato sulla realizzazione di sensori per l’irrigazione del terreno, mentre Rainbow Nets ha sviluppato per il campo della coltivazione l’idea di reti in grado di distribuire meglio la luce secondo i suoi diversi spettri, perché questa colpisca il frutto con colori diversi in base alle varie fasi di maturazione per ottenere i massimi risultati di qualità. Interpoma Innovation Camp è stato un primo impulso al mercato della mela per guardare al futuro, che si può sviluppare e crescere nelle prossime edizioni. Si è dimostrato quanto è possibile realizzare con il lavoro di due giorni, attraverso processi e metodi di lavoro innovativi, tipici delle startup, creando allo stesso tempo una community forte di pionieri e di persone interessanti che vi hanno preso parte e che hanno proposto nuove strade che aiutano a far crescere l’ecosistema Alto Adige e tutta l’industria melicola.

 

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