Kompatscher «promosso», sì agli «sgravi fiscali ma non a pioggia»: il messaggio di Assoimprenditori

I numeri, prima di tutto: 473 imprese – quelle associate ad Assoimprenditori Alto Adige – che danno lavoro complessivamente a 38.633 persone. Questo significa che un occupato dipendente su quattro nel settore privato lavora in una delle aziende associate, che generano inoltre il 60% dell’export provinciale, versano imposte per 595 milioni di euro e pagano retribuzioni che sono il 40% per cento più alte rispetto alla media provinciale. Questo il sunto del bilancio sociale di Assoimprenditori Alto Adige (ecco il testo completo del bilanciosociale2018).

Numeri che il consiglio direttivo dell’associazione imprenditoriale ha deciso di inviare, con una lettera aperta, a tutto il mondo politico altoatesino, nei giorni decisivi della formazione della giunta provinciale. «Le nostre imprese non hanno bisogno di regali, né tantomeno di contributi a pioggia – si legge nel testo della missiva -. Come associazione rinunciamo da anni volontariamente ai contributi pubblici. Quello che invece vi chiediamo è di garantire un contesto competitivo in cui fare impresa e delle regole in linea con quelle dei nostri concorrenti all’estero. In questi ultimi anni la strategia perseguita dal Governo provinciale ha dato ottimi risultati. Una buona politica economica è anche una buona politica sociale: su questa linea contiamo che si possa proseguire anche nei prossimi anni. In particolare è stato decisivo il sostegno dato alle famiglie e alle imprese attraverso la riduzione del carico fiscale. Che questo sia l’aiuto più mirato e più efficiente è una convinzione che in questi anni è stata condivisa anche dalla Giunta provinciale uscente e che riteniamo imprenscindibile anche per il futuro».

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