Nuova funivia sulla Marmolada: scontro tra ambientalisti e rifugi

Da una parte gli ambientalisti di Mountain Wilderness, dall’altra gli operatori turistici della Val Di Fassa. Oggetto della contesa: la costruzione di un nuovo impianto di risalita a Punta Rocca sulla Marmolada dal lato trentino. L’ultimo fine settimana ha visto lo scontro ai massimi livelli. Occupazione della cima da parte degli ambientalista con tanto di fiaccolata notturna di scialpinisti, serrata per un giorno di tutti i rifugi. Uno scontro mai così forte.

Marmolada, la posizione di Mountain Wilderness

Mountain Wilderness chiede che “la Marmolada venga ripulita dai residui di strutture sciistiche abbandonate, dai ponti sgretolati dalle valanghe, da parcheggi che hanno distrutto le pendici del ghiacciaio. Chiediamo una riorganizzazione dei parcheggi, la pista ciclabile attorno al lago, accesso a passo Fedaja sicuro, collegamento fra i musei pubblici e privati della Grande Guerra, pulizia, sentieri tematici in tutto il gruppo, da Passo San Pellegrino, a Valle di Franzedas, alle valli del Contrin e San Nicolò, rispetto dei corsi d’acqua, investimento nel paesaggio. In inverno la Marmolada deve rimanere il tempio dello scialpinismo libero da rumori e da inquinamento”. Ma soprattutto Mountain Wilderness dice no alle proposte di impianti nuovi. “Sia alla proposta della Provincia di Trento verso Sas Bianchet che quella che intende violare, ancora una volta, distruggendola definitivamente, Punta Rocca”. Un problema specifico con la Provincia di Trento e la comunità della Val di Fassa. “Mountain Wilderness nei confronti del settore sciistico bellunese (va ricordato, permesso solo dalla Provincia di Trento mentre l’associazione, unico soggetto a livello nazionale, chiedeva la demolizione definitiva del terzo tronco della funivia) porta solo rispetto in quanto ad oggi, dopo 4 anni dalla firma del documento comune, conferma la totale condivisione dei contenuti da parte della Società funiviaria di Rocca Pietore. –“Prima di affrontare una qualunque azione di sviluppo deve esserci condivisione fra le due parti”-. Passaggio che in Trentino ed in valle di Fassa non si è mai voluto affrontare”.

Marmolada, i rifugi fassani chiudono

 

Per tutta risposta i rifugisti della Val di Fassa hanno proclamato una serrata di due giorni, il 24 e 25 aprile. Anche il Trentino, come il Bellunese, ha bisogno di un collegamento con la cima della Marmolada.

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