Il Team K (e Widmann) affondano Idm

“È la fine di un colosso burocratico”. Con queste parole, Paul Köllensperger ha commentato l’approvazione in Consiglio Provinciale della mozione presentata dal Team K allo scopo di scorporare le competenze e riorganizzare Idm (Innovators, Developers e Marketers). La mozione è stata approvata nella serata di ieri dopo accese discussioni e diverse interruzioni con 16 sì, 15 voti contrari e 3 astensioni.

Come alcuni ricorderanno, Idm è stata istituita nel 2017 accorpando quattro organizzazioni (Alto Adige Marketing, EOS, BLS e TIS) per fornire servizi all’economia locale e fungere da “laboratorio di idee per le imprese locali e rendere l’Alto Adige ancora più competitivo come sede di attività economiche”.
Secondo Il Team K: “Idm ha fallito quest’obiettivo, generando un mastodonte: l’ottimizzazione delle risorse umane non è stata attuata o è stata vanificata da assunzioni con contratti a tempo determinato, con un conseguente forte aumento del turnover e un peggioramento della qualità dei servizi. In tutti i settori l’aumento dell’efficienza si fa ancora attendere. Oggi IDM è un carrozzone capace soltanto di essere d’ostacolo a sé stesso con il suo pesante apparato burocratico. Attualmente Idm, con le sue attività di marketing nel settore turistico e agricolo e con la sua ripartizione business development, impiega 196 persone. In questo modo inghiotte ben 56 milioni di euro in contributi alle spese di esercizio, ai quali si aggiungono budget multimilionari per il marketing. Inoltre, pur essendo un’“azienda pubblica”, Idm non soggiace alle stesse regole che valgono per l’amministrazione provinciale, poiché ad essa si applica il contratto collettivo del terziario; viene assunto personale privo dell’attestato di bilinguismo e quindi delle necessarie conoscenze di entrambe le lingue”.
Nella mozione si sottolineava come anche il presidente Kompatscher avesse dichiarato che l’accorpamento delle diverse società in IDM era stato un errore.

Alla luce di tutto questo, la mozione del Team K richiedeva “1) lo scioglimento di Idm e 2) Di ripartire le competenze dell’azienda come segue: a) Idm stessa assumerà la denominazione Marketing Alto Adige e fungerà da fornitore di servizi di marketing al settore turistico altoatesino; il fondo per le produzioni cinematografiche rimarrà ivi insediato, ma verrà sottoposto a un’attenta analisi al fine di verificarne l’utilità e la sostenibilità; l’obiettivo principale non dovrà essere quello di attirare nuovi flussi turistici in provincia di Bolzano, ma di gestire il turismo e indirizzare i flussi di visitatori;
b) le attività nei settori dell’export (già di competenza dell’ex Eos) e del marketing agricolo saranno trasferite alla Camera di commercio;
c) tutti i progetti legati all’innovazione verranno riuniti sotto la competenza del Noi Techpark”.

Il primo punto della mozione, modificato con la richiesta di riforma e non di scioglimento, è stato approvato con 25 sì, 7 no e 2 astensioni, mentre il secondo punto è stato approvato mettendo in minoranza l’Svp con 16 sì, 15 voti contrari e 3 astensioni.
Tra gli astenuti Massimo Bessone (Lega) e Carlo Vettori (Forza Italia) mentre l’ex assessore alla Sanità, Thomas Widmann (Svp) ha votato a favore della risoluzione del Team K.
Il governatore Arno Kompatscher non era presente alla votazione perché impegnato a Roma.

Immagine di apertura: ©Foto Venti3

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