Il Gotha dell'Intelligenza Artificiale a congresso a Washington. C'era anche Unibz

La 37ma edizione della “AAAI conference on Artificial Intelligence“, una delle due più importanti conferenze al mondo in intelligenza artificiale e machine learning, si è tenuta dal 7 al 14 febbraio a Washington DC. Si tratta di una delle conferenze più selettive, e allo stesso tempo che ha avuto un incremento esponenziale nel numero di articoli inviati. La conferenza è passata da alcune centinaia di articoli inviati, al numero impressionante di 8777 per l’edizione del 2023. 1721 sono stati accettati, di cui 4* provenienti dalla facoltà di scienze e tecnologie informatiche di Unibz (che dal primo marzo, è confluita nella nuova facoltà di ingegneria). Per saperne di più, abbiamo intervistato uno degli autori dei testi selezionati, Marco Montali docente di Data and Process Modelling e vicepreside della Facoltà di Scienze e Tecnologie Informatiche. Per prima cosa, gli abbiamo chiesto perchè, numeri a parte, la AAAI conference on Artificial Intelligence di Washington è ritenuta così importante. “Perchè copre l’intelligenza artificiale nella sua interezza – ha precisato – . Machine learning (deep learning, statistical learning, processamento del linguaggio naturale, visione artificiale, data mining, sistemi multiagente, rappresentazione della conoscenza e ragionamento automatico, AI con ‘human-in-the-loop’, algoritmi di ricerca, pianificazione automatica, robotica e percezione, ed etica. Oltre a essere di supporto per l’avanzamento della ricerca fondazionale e tecnica nell’ambito di queste aree, incoraggia anche la ricerca che combina queste aree (ad esempio: machine learning e visione artificiale, visione e processamento del linguaggio naturale, machine learning e pianificazione automatica), che collega l’AI ad altre aree di ricerca (come le neuroscienze e le scienze cognitive), o ancora perché sviluppa tecniche di intelligenza artificiale in campi applicativi rilevanti per la società, come la medicina, la sostenibilità, la mobilità, e il commercio”.

Di cosa si occupano gli articoli presentati da docenti e ricercatori di Unibz?
“Gli articoli provenienti dalla nostra facoltà si collocano nell’area della rappresentazione della conoscenza e del ragionamento automatico per sistemi dinamici, in cui è essenziale per il computer avere la capacità di ragionare sul tempo e sull’evoluzione del sistema. Le principali applicazioni sono nel campo della pianificazione automatica (a sua volta largamente applicata nella logistica, nella robotica, e nell’industria 4.0) e nel campo dei processi aziendali (in cui la dimensione temporale è relativa ai flussi di attività utilizzati per organizzare il lavoro)”.

Marco Montali all’AAAI di  Washington

Il programma del convegno era particolarmente ricco. Su cosa vi siete concentrati?
“Nell’ambito del programma di contorno è risultata particolarmente interessante l’attivazione del cosiddetto ‘bridge program’, un gruppo di mini-conferenze dedicate all’interazione tra intelligenza artificiale e aree di ricerca vicine e complementari, come ad esempio ‘AI e servizi finanziari’, ‘AI e robotica’, ‘AI e legge’, “medicina e machine learning”. In particolare, il bridge program in “AI e Business Process Management” (http://ai4bpm.com) si è focalizzato sull’interazione sinergica tra intelligenza artificiale e gestione dei processi, con due presentazioni invitate tenute da professori della nostra facoltà: una di Fabrizio Maggi su AI e process mining per processi flessibili, e una mia su AI per la gestione integrata di business process e master data management”.

Al di là del vostro apporto, quali sono stati gli argomenti generali di maggiore interesse?
“Particolarmente interessanti sono state alcune delle presentazioni invitate, che hanno affrontato in modo critico i recenti sviluppi industriali dell’AI nel campo del linguaggio naturale, con particolare riferimento a ChatGPT e ai cosiddetti ‘large language models’, oltre ai sistemi di visione artificiale. Si è potuto riflettere sull’incredibile sviluppo di queste tecnologie, ma anche sui loro limiti intrinseci rispetto alla capacità di ragionare in modo logico e formale, di avere senso comune, e di competere con le capacità intellettive umane anche in contesti molto semplici e controllati”.

*Questi gli autori degli articoli: Alessandro Artale, Diego Calvanese, Alessandro Gianola, Nicola Gigante, Fabrizio Maria Maggi, Andrea Mazzullo, Marco Montali, Sarah Winkler

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