Il Consorzio Tutela Speck Alto Adige ha festeggiato i 30 anni di attività con un bilancio positivo

Al centro dell’assemblea generale del Consorzio Tutela Speck Alto Adige, tenutasi all’Abbazia di Novacella vi sono state le celebrazioni per il trentennale del Consorzio che oggi rappresenta gli interessi di 28 aziende produttrici di Speck Alto Adige, nei cui stabilimenti lavorano quasi 1400 persone, che generano un fatturato di quasi 300 milioni di euro. Nell’occasione è stato stilato anche un bilancio dell’anno appena trascorso con i relativi numeri. Il 66,8% della produzione è stato commercializzato in Italia, per gran parte proprio in Alto Adige mentre il principale mercato d’esportazione rimane la Germania (24,7%) dove le vendite, costanti negli ultimi anni, per la prima volta lo scorso anno sono lievemente diminuite. Altri mercati export sono Stati Uniti, Francia, Svizzera e Austria.  Nel 2022, il 41% dello Speck Alto Adige IGP è stato venduto in pezzi, il 19% in baffe intere e il 40% come prodotto da banco frigo. Confrontando il numero di confezioni vendute, quelle da 90, 125 e 150 g sono risultate molto apprezzate, mentre quella da 100 g rimane la più venduta con 28,2 milioni di unità. Per quel che riguarda il 2023, Paul Recla, presidente del Consorzio, ha sottolineato che “i temi centrali rimangono invariati anche per l’anno in corso: l’impegno a migliorare costantemente la qualità dello Speck Alto Adige IGP, ad accrescere la notorietà del marchio attraverso efficaci attività di comunicazione e a proteggere il marchio da usi illeciti”.

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