Gruppo HTI, fatturato record a 1,3 miliardi di Euro

Dopo due anni fortemente segnati dalla pandemia, il gruppo HTI ha chiuso l’esercizio 2022 tornando a superare la soglia del miliardo di fatturato. Il gruppo altoatesino protagonista a livello mondiale nel settore degli impianti a fune (Leitner, Poma, Bartholet ed Agudio), dei battipista, veicoli cingolati e gestione della vegetazione (Prinoth e Jarraff), dell’innevamento programmato e sistemi di abbattimento polveri (Demaclenko e Wlp), dell’energia eolica (Leitwind) e da poco anche dell’idroelettrico (Troyer) e della gestione digitalizzata dei comprensori sciistici (Skadii) segna un nuovo record raggiungendo quota 1 miliardo e 303 milioni.

Una crescita che si accompagna anche ad altre importanti cifre che fotografano una stagione di successo: a cominciare dal numero di collaboratori che ormai sfiora i 4.300 distribuiti tra i 20 siti produttivi, le 84 filiali e i 144 punti vendita e service sparsi nel mondo. Tornano a salire anche gli investimenti in ricerca e sviluppo, che varcano la soglia dei 35 milioni, mai così alti in passato, e quelli in beni strumentali, che raggiungono quota 28 milioni. Un mercato mondiale quello che ha visto protagonista anche nel 2022 il gruppo HTI, con Europa e Nord America a farla da protagonisti, senza dimenticare le importanti quote di mercato raggiunte anche in Asia e Centro-Sudamerica. Ma dietro ai numeri si cela un’ormai consolidata strategia, che Anton Seeber, alla guida del Gruppo dal 2016, ribadisce senza esitazione: «Il risultato raggiunto è in linea con la missione che anima il nostro agire quotidiano: una crescita sostenibile del nostro gruppo. E per garantirla ormai da anni ci muoviamo lungo un percorso che si caratterizza con valori come innovazione, diversificazione, internazionalizzazione e sostenibilità, potendo fare affidamento su collaboratori eccezionali».

Ed ecco allora che partendo dai numeri ed entrando nel dettaglio di questo nuovo record firmato HTI, è doveroso sottolineare che ad imprimere questa forte crescita sono stati indubbiamente le recenti acquisizioni dell’azienda statunitense Jarraff (macchine per il taglio degli alberi) e della svizzera Bartholet (nel settore funiviario) così come le importanti risposte arrivate dal mercato statunitense che ha fatto registrare un record di nuovi impianti funiviari in vista della stagione invernale.

Il 2022 è stato però costellato da ulteriori momenti e progetti dalla forte valenza non solo simbolica. Dall’inaugurazione della più lunga funivia urbana d’Europa a Tolosa, alla realizzazione del secondo prototipo di battipista a idrogeno e all’ingresso sul mercato del primo battipista elettrico, dalle importanti innovazioni sul fronte dell’efficientamento energetico nelle funivie con le soluzioni Ecodrive e Directdrive, e anche nel settore dell’innevamento programmato.

Sostenibilità che nel gruppo HTI porta anche il nome di Leitwind, l’unico produttore italiano di impianti eolici classe Megawatt, che nel 2022 ha installato proprio in Italia il nuovo LTW42, da 250 e 500 kW, una risposta concreta all’obiettivo, perseguito dalle Comunità energetiche rinnovabili, di produrre e distribuire energia eolica vicino al consumatore. Energie rinnovabili, come nel caso del fotovoltaico, a cui il gruppo HTI si è affidato, con una potenza installata sui tetti di buona parte dei siti produttivi europei in grado di assicurare una produzione potenziale annua di 2.300MWh e dell’idroelettrico, con il recente ingresso dell’azienda Troyer nel gruppo HTI.

Non sono mancate le novità anche in materia di digitalizzazione con le nuove applicazioni introdotte da Skadii per assicurare maggior efficienza e risparmi energetici nella gestione dei comprensori sciistici. Guardando al 2023 sono in procinto di concludersi, e quindi pronti ad entrare in funzione entro l’estate, tre grandi progetti funiviari, dalla seconda linea del Mexicable 2 nello Stato di Città del Messico, alla seconda linea della funivia urbana di Santo Domingo e infine l’Alpine Crossing, l’attraversata funiviaria delle Alpi ai piedi del Cervino che collegherà 365 giorni all’anno la Svizzera all’Italia.

 

Immagine in apertura: la sede produttiva HTI a Vipiteno

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