Green pass, Confesercenti Bolzano: «Le sanzioni non ricadano sui gestori»

«Pretendere dal cliente il rispetto della norma senza scaricare il controllo e le sanzioni su chi gestisce». Per il presidente di Confesercenti Bolzano, Federico Tibaldo, le responsabilità sui titolari degli esercizi in merito al controllo del green pass vanno ridimensionate.

L’ultima circolare del Ministero dell’Interno ha chiarito che gli esercenti non sono tenuti al controllo dei documenti di identità di chi entra nei locali esibendo la certificazione verde per il Covid, ma possono farlo in caso di dubbi sulla veridicità del pass, e sulla corrispondenza delle informazioni anagrafiche presenti.

«Bisogna puntare maggiormente sulla responsabilizzazione del cliente», ha detto Tibaldo. «Se è vero che in una serata tranquilla si può pretendere che i camerieri di un ristorante controllino il codice QR, tutto questo diventa più complicato per chi prende un caffè seduto al bar nella sala interna dove la rotazione è più frequente».

federico tibaldo

Federico Tibaldo

Per questo la spada di Damocle delle sanzioni non dovrebbe gravare sui gestori: «Andrebbe punito solo il cliente che non rispetta la prescrizione», ribadisce. «Ci sono attività che per loro stessa natura hanno personale alle porte come gli alberghi con le reception o le discoteche con i buttafuori o i guardaroba. Per bar e ristoranti è qualcosa di non strutturale e non si può nemmeno pretendere che tutti assumano personale per svolgere il controllo».

Se d’estate anche chi è sprovvisto di green pass può comunque fruire di un gran numero di attività all’aperto, con la stagione fredda le cose potrebbero andare diversamente: «C’è l’ovvio timore che l’autunno e l’inverno portino a cancellazioni di cene e pranzi nei ristoranti», spiega il presidente di Confesercenti Bolzano. «La nostra speranza che ci siano talmente tanti vaccinati da controbilanciare i pochi che non si immunizzano, ma il nostro può essere solo un appello. E una speranza».

Ti potrebbe interessare