Giovani e lavoro, nelle micro-imprese il 22% dei dipendenti ha meno di trent'anni

Alle micro-imprese piacciono i giovani. E viceversa. Un’attrazione che emerge da una indagine realizzata dal Centro studi CNA. L’analisi, compiuta su dati Istat, rileva che proprio le strutture con meno di dieci addetti sono quelle che in percentuale impiegano maggiormente i lavoratori della fascia di età più giovane, tra i 15 e i 29 anni. In Italia, infatti, nelle micro-imprese il 22,4 per cento dei dipendenti conta meno di trent’anni. In termini assoluti si tratta di oltre 673mila lavoratori dipendenti.  Per rendere l’idea, i loro coetanei che lavorano nelle imprese tra 10 e 49 addetti sono il 17,3 per cento del totale, vale a dire in tutto 545mila circa. Nelle imprese tra i 50 e i 249 addetti raggiungono il 13,2 per cento (290.890 nel complesso). Nelle imprese di 250 e più addetti costituiscono il 12 per cento fermandosi a poco più di 461mila unità.

Un secondo aspetto molto significativo nel rapporto tra giovani lavoratori e micro-imprese riguarda la tipologia contrattuale. Dall’analisi del Centro studi CNA si evince che l’attrattività non è casuale ma risponde anche a una strategia di lungo periodo perseguita dagli imprenditori: il 77,2 per cento degli occupati nelle micro-imprese con meno di trent’anni di età lavora con un contratto a tempo indeterminato. Nella fascia tra 10 e 49 addetti tale quota scende al 71,7 per cento e cala al 65,1 per cento tra 50 e 249 addetti e al 51 per cento da 250 addetti in poi. Va sottolineato quanto il dato sull’occupazione giovanile nelle micro-imprese sia rilevante. Le micro-imprese sono poco meno di quattro milioni (cioè il 94,8 per cento della platea imprenditoriale nazionale) con 7,3 milioni di addetti (il 43,2 per cento) e generano un valore aggiunto di 825,5 miliardi di euro, il 23 per cento del totale.

“L’indagine conferma come le PMI nostra regione come anche in Italia rappresentino un posto di lavoro attrattivo– commenta il presidente di CNA Trentino Alto Adige Claudio Corrarati – Come CNA a livello locale lavoriamo molto per avvicinare sempre più i giovani, e il mondo della scuola in generale, al mondo dell’artigianato. Siamo convinti che gli imprenditori debbano avere un ruolo attivo in questa sfida, in modo che da una parte i programmi scolastici siano sempre più in linea con le aspettative del mondo del lavoro e per far sì, dall’altra, che gli studenti imparino a conoscere gli strumenti oggi disponibili per il rapporto scuola-lavoro, dall’apprendistato allo stage formativo e al tirocinio estivo. È un investimento sul futuro delle nostre aziende e dei lavoratori del domani”. A questo proposito CNA SHV Alto Adige sarà presente nelle prossime settimane in diversi istituti scolastici in occasione delle porte aperte.

 

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