Giornata della memoria 2023: le iniziative a Bolzano

Le Cerimonie ufficiali promosse dal Comune di Bolzano per la Giornata della memoria di venerdì 27 gennaio inizieranno alle ore 10 con la deposizione di corone in via Resia 80,  sede del Lager di Bolzano, in memoria dei deportati e dei Sinti vittime dell’Olocausto. Le iniziative proseguiranno alle ore 11  deposizione di una corona al Monumento dedicato agli Ebrei della Regione, presso il Cimitero Ebraico di Oltrisarco con la preghiera di un rappresentante della Comunità Ebraica. Alle ore 11.15 deposizione di una corona al Monumento di Manlio Longon presso il Cimitero di Oltrisarco. Infine ultima tappa in via Pacinotti al Monumento alla Deportazione alle ore 11.45.  In ogni tappa i ragazzi del Centro giovanile Villa delle Rose, che hanno vissuto l’esperienza del Treno della Memoria, interverranno con brevi letture e musiche.
Nella stessa giornata del 27 gennaio, l’Azienda di Soggiorno ha in programma visite guidate nei luoghi legati al tema della deportazione; alle ore 10.30 è prevista una visita guidata alle Pietre d’Inciampo, in ricordo delle persone e delle famiglie vittime della persecuzione, deportazione e assassinio nazifascisti mentre dalle ore 14 alle 17, ogni 30 minuti al Muro del Lager in via Resia e i monumenti presso la Chiesa di San Pio X, al muro della Lancia e i suoi morti e ad Oltrisarco e il Parco Mignone.

Altre iniziative sono già iniziate nei primi giorni di gennaio, per esempio, in Galleria Civica – Menestrella nel Lager – Disegni e filastrocche di Aura Pasa, Bolzano1944-45” e The Labyrinths di Marian Kolodziej, frutto della collaborazione tra Archivio Storico del Comune di Bolzano con ANED, Associazione Ex Deportati nei campi nazisti e  ANPI Alto Adige-Südtirol Circolo Culturale “Franca Turra-Hans Egarter”.
Come ogni anno si terrà il Remember Festival, organizzato dal Centro Giovani Villa delle Rose e La Strada Der Weg, propone un ricco calendario di iniziative durante le quali i giovani si rendono protagonisti di un percorso sulla Memoria: il festival si aprirà con un intervento di Hannes Obermair, storico e Vice-Presidente Anpi Alto Adige  dal titolo: “Il Lager di Dachau e l’Alto Adige Südtirol ieri, oggi,  domani” (Biblioteca civica, 23.01 ore 18.30) per proseguire in un percorso articolato nel corso di tutta la settimana. In breve: “Il nostro Viaggio, la nostra Memoria” appuntamento durante il quale i giovani restituiranno la loro esperienza di Memoria durante la  visita al campo di concentramento di Dachau (Casa della Pesa Cafè, 23.01 ore 21); la conferenza sulla Rosa Bianca di Sophie Scholl con Paolo Ghezzi, giornalista e autore di “La Rosa Bianca” e “La Rosa Bianca non vi darà pace” (al Centro Lovera, martedì 24.01, ore 18.30); la visita alla casa di Anne Frank tramite un visore della realtà virtuale (al Drin, mercoledì 25 gennaio, dalle 15 alle 19); la proiezione del film “Jojo Rabbit” che racconta la curiosa storia di un solitario ragazzo tedesco dedito alla gioventù hitleriana che durante la Seconda Guerra Mondiale scopre che la madre single nasconde una giovane ragazza ebrea nella loro soffitta seguita dal dialogo “Come fare Memoria oggi?” (a Villa delle Rose il 25.01 alle ore 21); lo spettacolo “Lui, uno di loro” tratto dagli atti del processo a Michael Seifert portato in scena dai ragazzi di Controtempo (al Teatro di Gries il 27.01 alle ore 20.30) realizzato in collaborazione con ANPI.
In collaborazione con il Remember Festival e ANPI, il Centro per la Pace propone l’incontro “Chiedimi dove andiamo. Come raccontare Auschwitz  ai giovani viaggiando sui treni della Memoria” durante il quale sarà presentato il nuovo libro omonimo di Elena Bissaca e Carlo  Greppi, con testimonianze di giovani che hanno partecipato ai viaggi della memoria organizzati da Villa delle Rose, in collaborazione con Deina Alto Adige e Arci Bolzano/Bozen (Biblioteca Civica Bolzano, 26.01, ore 18).

Allo sterminio nazista di disabili, malati mentali, asociali, schizofrenici, epilettici, sordi e muti nel tentativo di costruire una nuova razza dominante, saranno gli attori–di–versi della compagnia Teatro la Ribalta-Kunst der Vielfalt, uomini e donne che, secondo i parametri nazisti dell’epoca, sarebbero stati “vite non degne di essere vissute”. Li troveremo sul palco, nello spettacolo “Impronte dell’anima” coprodotto da Teatro Stabile di Bolzano e Teatro La Ribalta in collaborazione con Theatraki e Lebenshilfe Südtirol (Teatro Cristallo, dal 24 al 26.01, ore 20.30).

Questi gli altri appuntamenti:

Reading musicale a cura di Barbara Gramegna e Elisa Venturin sarà la proposta della Biblioteca Europa (Biblioteca Europa, 25.01, ore 18) dal titolo Etty e Ilse: la memoria nelle parole. Si racconta la storia di due donne Etty Hillesum e Ilse Weber che non si incontrarono mai, ma risposero con gli stessi gesti, le stesse parole, la stessa determinazione e coraggio alla violenza nazista che le condannava a morire per il solo fatto di essere ebree. Furono sorelle nel sentire e nelle azioni, perché si dedicarono ai più indifesi, ai più impossibilitati ad elaborare l’inspiegabile dolore: i bambini. Potevano salvarsi, ma decisero di condividere con i piccoli, che curavano nei campi di Auschwitz e Terezin, gli ultimi tempi della loro vita e anche la fine. Furono scrittrici, poete e musiciste, ma furono anche artiste dell’educazione, perché seppero comprendere e condividere il dramma di quell’infanzia, seppero consolare e lasciar intravedere sempre uno spiraglio di speranza: due anime belle fino all’ultimo rivolte alla vita

La Biblioteca Provinciale Claudia Augusta (Biblioteca Claudia Augusta, 25.01, ore 18) presenterà il Fondo Loner alla presenza dell’avv. Arnaldo Loner, in collaborazione con ANPI.

Venerdì 27 gennaio al Liceo Classico Carducci di via Manci,  “Lectio magistralis” con la professoressa Marina Lalatta Costerbosa, docente di Filosofia del diritto all’Università di Bologna (coordina A. Giangrossi)  “Diritto e consenso nelle espressioni più paradossali”. Da segnalare sempre al “Carducci” anche l’appuntamento del 7 febbraio “Il complotto ebraico: l’archetipo dei complottismi nell’età contemporanea” con Daniele Menozzi professore emerito di storia contemporanea alla Scuola Normale Superiore di Pisa, socio dell’Accademia dei Lincei e membro del Consiglio scientifico dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana-Treccani (coordina Andrea Sarri).

Degna di nota anche anche l’iniziativa organizzata da Nevodrom, in collaborazione con ANPI e Remember Festival, PORRAJMOS. La memoria negata dello sterminio di Rom e Sinti, un incontro con Dijana Pavlovic, attrice, attivista e portavoce del movimento Khetanè. (Villa delle Rose, 28.01, ore 10).

Chiuderanno questo intenso percorso culturale lunedì 30 gennaio alle ore 20.00 nella sala del Circolo Cittadino di via Grappoli, Sabine Mayr e Joachim Innerhofer con:  “Quando la patria uccide – Storie ritrovate di famiglie ebraiche in Alto Adige”.  A cura del Museo ebraico di Merano presentazione del libro da parte degli autori alla presenza di Jahel Beer della Comunità Ebraica di Merano e accompagnamento musicale con brani originali di musica ebraica con Roberto Catania-tenore ed Elisabetta Fusillo al pianoforte.

Ti potrebbe interessare