Giornalismo visuale: a Bolzano due giorni di workshop estivi

Raccontare le notizie con le immagini: i grafici, i disegni, le animazioni ma anche i modellini 3D. In altre parole, giornalismo visuale. A Bolzano se ne occupa da un po’ di tempo un gruppo di ricerca sul Visual Journalism nato all’interno della facoltà di design e arte dell’UniBz, promosso da Kris Krois, Matteo Moretti (vincitore del Data Journalism Award con il progetto “Repubblica popolare di Bolzano sulla comunità cinese-altoatesina) e Gianluca Seta.

I tre ora promuovono la prima summer school sul Visual Journalism dell’Università di Bolzano. Tra il 30 giugno e il 2 luglio la città ospiterà l’iniziativa dedicata a storie e dati, senza perdere di vista le questioni “di immagine”. Domande di partecipazione possono essere inviate a partire dal 24 marzo. Studenti e ospiti internazionali siederanno insieme a tavole rotonde, partecipando a workshop e laboratori su vari argomenti, come il Data-driven journalism – o giornalismo di precisione – cioè quello che realizza inchieste avvalendosi del metodo matematico e quello desunto dalle scienze statistiche e sociali.

Gli ospiti: Nelson Mauro, Léchenet, Lorenz

Qualche anticipazione sul programma è già disponibile. Dopo i saluti del primo giorno, fra l’1 e il 2 luglio c’è un fitto calendario di workshop chiusi a pagamento e lezioni aperte. Tra gli ospiti ci saranno Andrea Nelson Mauro, co-fondatore di Dataninja.it e DatamediaHub.it, Alexandre Léchenet, giornalista di Liberation curatore del progetto Alphoenix.net, e Mirko Lorenz, giornalista tedesco ideatore dell’applicazione per creare infografiche Datawrapper.

Un piccolo festival del giornalismo visuale che va ad aggiungersi a un’altra novità di cui si è parlato di recente a Bolzano: il nuovo Baf, festival dell’architettura, che si terrà in maggio e sarà organizzato da quattro ragazzi di vent’anni.

Per partecipare ad alcuni laboratori è necessario iscriversi, e sarà possibile farlo a partire dal 24 marzo. Le 5 w-question – a cui un buon giornalista deve saper rispondere in ogni articolo degno di questo nome – troveranno nuovi e inaspettati ambiti di applicazione, per esempio nello storytelling, l’arte del narrare che va bene per ogni campo, anche quello manageriale. Sullo sfondo, il mondo dell’arte e del design, ad assicurarsi che l’immagine trovi il posto che le spetta nella cultura dell’informazione. Per seguire gli sviluppi, ecco la pagina Facebook.

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