Clima, l'onda verde di Fridays for Future torna a scioperare

Venerdì prossimo, 25 marzo, è il giorno dello sciopero del clima. Centinaia di migliaia di giovani scenderanno nelle strade e nelle piazze di tutto il mondo per esprimere la loro rabbia, indignazione e speranza: La Terra sta bruciando e il tempo per salvarla si sta esaurendo. Fridays for Future Southtyrol organizza la protesta locale nel capoluogo, dove sono attesi partecipanti da tutta la provincia. La consulta provinciale degli studenti appoggia lo sciopero. Anche i sindacati hanno aderito allo sciopero e scenderanno in piazza con i ragazzi.

“La distruzione deliberata delle condizioni naturali e climatiche non è legata a una mancanza di morale o di tecnologia, ma è un risultato diretto del modello di produzione capitalista. Mentre il sovrasfruttamento della natura e degli esseri umani fornisce ricchezza nelle nazioni industrializzate, i suoi lati oscuri sono esternalizzati nei paesi del cosiddetto sud globale come risultato dell’imperialismo e del colonialismo. Qui, la povertà, la mancanza di diritti e di prospettive prevalgono per la maggior parte delle persone. Fridays for Future vuole rendere le persone consapevoli di questa connessione “genetica” tra capitalismo, distruzione del clima e sfruttamento coloniale e razzista. Se si vuole salvare il clima, bisogna anche porre la questione sistemica. I giovani sanno che l’attuale sistema economico e produttivo non può risolvere gli enormi problemi del XXI secolo – perché ne è la causa e perché non si concentra sulle persone ma sui dividendi, sulla redditività e sul profitto”, si legge in una nota.

La protesta sarà inoltre un momento per esprimere solidarietà al popolo ucraino che sta soffrendo per la guerra di aggressione di Putin. I giovani attivisti per il clima non sono ingenui – sanno quanto le questioni della sicurezza globale, dell’approvvigionamento energetico e delle dipendenze economiche siano intrecciate alla crisi climatica e alle possibilità di contenerla. “Per ora, è chiaro che i paesi democratici d’Europa devono fare tutto il possibile per diventare indipendenti dai combustibili fossili a breve termine. I primi, anche se tardivi, passi in questa direzione danno speranza. E nonostante la propaganda del regime di Putin, i giovani in Ucraina e in Russia, in Occidente, in Oriente, nel Nord e nel Sud del mondo sanno che la lotta per un futuro comune, per una svolta socio-ecologica può essere combattuta solo sulla base della pace e dell’amicizia tra i popoli!”, conclude la nota.

Lo sciopero del clima avrà luogo il 25 marzo dalle 11 del mattino sui prati del Talvera a Bolzano sotto forma di un sit-in. A causa delle restrizioni legate alla pandemia che sono ancora in vigore, non è previsto alcun corteo attraverso la città vecchia.

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