Bolzano ricorda i fratelli Scholl, martiri bavaresi della Rosa Bianca

Bolzano onora i fratelli Hans e Sophie Scholl.  È andata in scena nella giornata di ieri, nella piazza a loro dedicata, all’incrocio tra Viale Trieste e ponte Roma, la commemorazione per la morte dei due giovani studenti uccisi dai nazisti a Monaco di Baviera nel 1943. Oltre al sindaco, in memoria dei due ragazzi sono anche intervenuti alcuni rappresentanti delle autorità cittadine, degli alpini e dell’ANPI, riuniti accanto alla stele commemorativa. Soltanto nove mesi fa, nel maggio del 2021, le Poste Federali tedesche hanno dedicato a questi giovani martiri un francobollo speciale, in occasione del suo 100° compleanno, che recita: “Come possiamo aspettarci che la giustizia prevalga quando non c’è quasi nessuno disposto a dare sé stesso individualmente per una giusta causa?”

Sono queste le ultime parole di Sophie Scholl, attivista tedesca giustiziata a soli ventidue anni, insieme al fratello maggiore Hans. A costare loro la vita, è stato il coinvolgimento nel gruppo “Rosa Bianca” di resistenza contro il nazionalsocialismo. “Questo deve essere un monito per tutti i politici, quelli europei in particolare, coinvolti in questa situazione internazionale gravissima, affinché non si spengano mai in loro la voglia e la determinazione di trattare, trattare sempre, parlare guardandosi negli occhi e condividere apprensioni e difficoltà. Mai portare i problemi all’esasperazione, mai giungere a lotta e morte, non è una soluzione.” ha spiegato il sindaco Renzo Caramaschi. “Ricordo con dolore i fratelli Scholl – ha continuato il sindaco – e lo sento particolarmente, perché in queste situazioni un tale esempio non può cadere nel vuoto, ma deve ricordare a tutti noi quel senso di umanità che stiamo a poco a poco perdendo, e che va ritrovato, con coraggio. Solo così torneremo a rispettarci e a costruire insieme un futuro migliore per i giovani e per tutti.”

Caramaschi ha inoltre annunciato di voler realizzare, in collaborazione con l’ateneo universitario bolzanino, una memoria visiva permanente da collocare in piazza Università, in ricordo dei giovani della Rosa Bianca, affinché il loro sacrificio sia un monito costante a tutti i giovani studenti universitari. L’opera sarà pronta nel 2024.

A celebrare l’esempio dei fratelli Hans e Sophie Scholl anche il presidente dell’ANPI provinciale Guido Margheri  ed il rappresentante dell’Associazione degli Universitari Nikolaus Rensi, che raccontano: “I carcerieri della prigione in cui i due fratelli sono stati trattenuti sostengono di non aver mai visto nessuno morire così sicuro. Loro erano certi che la loro morte avrebbe comportato la ribellione dei loro amici, degli studenti che frequentavano con loro, di tutto il popolo tedesco contro Hitler. Non fu così, anzi. All’università, quando furono ghigliottinati ci fu una grande festa in onore del bidello che li aveva denunciati. Eppure, alla fine hanno vinto loro. Alla fine oggi, nel parlamento europeo, voluta da David Sassoli c’è una sala dedicata ai giovani della Rosa Bianca.”

Vittoria Battaiola

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