Festival delle Resistenze, si parte sabato 21. Ecco il programma

Celestini, Ghemon, Iannaccone, Vertova e Purgatori: questi gli ospiti più attesi dell’edizione di quest’anno, l’ottava, del Festival delle Resistenze intitolata «Fuori dal Centro – Il futuro da altri punti di vista», il cui programma si focalizzerà attorno al tema dei territori come spazi di sperimentazione, di innovazione ai bordi delle città, dove aprire la riflessione sul concetto di marginalità. Veri protagonisti saranno infatti i cittadini stessi, specialmente quelli delle periferie, dei quartieri popolari. «Il vero centro sono oggi i territori con le loro storie e le tante persone impegnate nel costruire continuamente e eventi e momenti di incontro – ricorda il vicepresidente provinciale Christian Tommasini – Sono convinto che la cultura si nutra innanzitutto di questo: di incontro, di relazioni fra le persone e dibattito». Organizzato dalla Piattaforma delle Resistenze Contemporanee con il sostegno e la collaborazione degli uffici per le politiche giovanili delle provincie autonome di Bolzano e Trento e della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige, il Festival delle Resistenze torna a Bolzano, in piazza Matteotti, tra il 23 e il 25 aprile, con anteprime già dal 21.

L’ottava edizione del Festival delle Resistenze valorizza oggi più che mai il ruolo dei cittadini e delle loro storie anche grazie a un bando che ha aperto le porte del programma a tante realtà provinciali attive nel settore della cultura: associazioni, organizzazioni e gruppi informali sono stati coinvolti in veri e propri laboratori di partecipazione. Incontri, tavole rotonde, informazione, ma anche animazione per le famiglie, voglia di condividere tempo e spazi: un cartellone di eventi e iniziative per tutti, dai più grandi ai più piccini per riportare la cultura in piazza, accessibile e gratuita. «È proprio attraverso la cultura che si dà nuovo protagonismo al territorio e ai suoi abitanti – sostiene l’assessore – Il Festival diventa, con piazza Matteotti, il centro per riflettere in occasione del 25 aprile non solo di Resistenza storica, ma anche di tutte quelle pratiche resistenti che danno oggi un nuovo significato ai luoghi».

Le anteprime sabato 21 e domenica 22 aprile

Le anteprime del Festival delle Resistenze aprono con il Brunch della memoria – organizzato da Foto-forum Bolzano e Associazione 2 agosto 1980, in occasione del vernissage della mostra fotografica Una giornata estiva – presso la cooperativa Akrat in piazza Matteotti 2 alle ore 10 di sabato 21. Nel pomeriggio di sabato, tra le 14 e le 19, il quartiere Don Bosco verrà animato da una festa di quartiere organizzata dalla rete Botteghe di cultura. Nelle anteprime di Resistenze torna anche History Line, lo spettacolo teatrale itinerante curato da Sagapò Teatro e Arci Bolzano, che porta i viaggiatori-spettatori nei luoghi simbolo della memoria di Bolzano. Le anteprime si concludono il pomeriggio di domenica alle 15, quando la residenza per anziani Don Bosco sarà teatro di una sfida a colpi di ricette tra otto famiglie di un grande caseggiato di via Milano, che si contenderanno il titolo di miglior chef del condominio.

Gli ospiti in programma dal 23 al 25 aprile

«Per l’edizione bolzanina di quest’anno del Festival delle Resistenze, come suggerisce il titolo che le abbiamo dato, abbiamo cercato di raccogliere punti di vista sulle tematiche sociali che fossero alternativi – spiega il coordinatore Daniel Benelli – Per questo abbiamo pensato di coinvolgere le persone, gli abitanti stessi della città, in grado di avanzare proposte di attività di educazione civica, che contrastino la classica dialettica top-down tra ente amministrativo e cittadinanza». Alcune attività saranno in piazza continuativamente durante tutti i giorni di festival, per esempio la rassegna stampa mattutina Giornali e caffè, il percorso sensoriale Migrants storytellers curato dalla Croce Rossa e i giochi per grandi e piccini nella roulotte sociale Giacomella. Oltre a tutto ciò, il programma del festival vedrà alternarsi sul palco anche grandi nomi della cultura, dell’arte e del giornalismo.

«La voglia di visioni di nicchia o controcorrente ci ha altresì guidati nella scelta degli ospiti esterni – aggiunge Benelli  – che hanno in comune la capacità di porsi continuamente nuove domande, nel loro lavoro così come nella vita, e di andare a ricercarne le risposte nel passato, nella storia, nei processi di evoluzione che precedono la realtà attuale, contrastando così la diffusa superficialità delle semplici notizie, strumento di bombardamento mediatico».

Tutti gli appuntamenti in programma così come molte altre informazioni sulla pagina della manifestazione, oppure sui profili Facebook, Twitter e Youtube della Piattaforma delle Resistenze Contemporanee.

Raffaele Fabbri

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