Emergenza idrica in Alto Adige, scatta il divieto d’irrigazione dalle 9 alle 20

In Alto Adige, nel bacino idrografico del fiume Adige, è in vigore, fino a nuovo ordine, lo stato di emergenza idrica. In considerazione della persistente siccità e delle scarse precipitazioni, dell’aridità e delle temperature superiori alla media, dell’esaurimento delle riserve di neve e dei gravi problemi di approvvigionamento idrico nel bacino idrografico dell’Adige, il governatore della Provincia Arno Kompatscher ha firmato ieri (13 luglio) un’ordinanza di emergenza idrica in cui si stabiliscono misure per il risparmio dell’acqua. Pertanto, tutti gli utenti sono invitati a utilizzare le preziose risorse idriche, attualmente particolarmente richieste e in via di esaurimento, “con parsimonia, in modo sostenibile ed efficiente e a limitare il consumo al minimo indispensabile”. Questo vale in particolare per l’agricoltura e per i giardini o i parchi.

L’irrigazione delle aree verdi è vietata tra le 9.00 e le 20.00

“È particolarmente importante limitare il consumo di acqua negli spazi verdi privati, nei parchi e nei giardini, poiché quest’acqua, a differenza di quella potabile delle abitazioni, non rifluisce direttamente nei corpi idrici ma evapora. In particolare, l’approvvigionamento di acqua potabile nel basso corso dell’Adige risente della scarsa portata d’acqua”, sottolinea Thomas Senoner, direttore dell’Ufficio Gestione sostenibile delle risorse idriche. Pertanto, l’irrigazione delle aree verdi private, pubbliche e turistiche è vietata tra le 9:00 e le 20:00. Per questo motivo, in agricoltura è vietata l’irrigazione a pioggia nelle ore più calde della giornata, tra le 10.00 e le 18.00. Questo vale per tutti gli impianti irrigui non legati a turni o che non siano dotati di sistemi a goccia.

Le stazioni forestali controllano il rispetto delle norme e segnalano eventuali violazioni all’Ufficio Gestione sostenibile delle risorse idriche. L’ordinanza segue quella con cui il governatore Kompatscher aveva invitato a limitare il consumo di acqua ad aprile, dopo che l’Osservatorio permanente degli utilizzi idrici dell’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali aveva dichiarato il livello di attenzione “medio”, ed è stata coordinata con i Comuni del bacino idrografico dell’Adige.

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