Ddl Omnibus, modifica per 30 norme provinciali

Dall’amministrazione al sociale, dall’edilizia abitativa all’integrazione. La Giunta ha approvato il ddl omnibus che modifica circa 30 norme provinciali. Cultura, formazione, tutela ambientale e del paesaggio, sanità, politiche sociali, lavoro, edilizia abitativa agevolata, apprendistato, mobilità, artigianato, commercio, agricoltura, rifugi alpini, integrazione, procedimenti amministrativi, ordinamento degli uffici e del personale. Sono tanti i settori “toccati” dal disegno di legge omnibus approvato oggi (2 maggio) dalla Giunta provinciale. Si tratta principalmente di piccole modifiche e di adeguamenti che riguardano circa 30 norme provinciali. Ora la proposta varata dall’esecutivo di Palazzo Widmann passerà al vaglio del Consiglio provinciale, a cominciare dalle rispettive commissioni legislative, prima di ottenere il via libera definitivo per l’entrata in vigore.

Fra le novità introdotte dal ddl omnibus, il vicepresidente Christian Tommasini ha citato la modifica di un articolo dell’ordinamento dell’edilizia abitativa agevolata che consente a tutti coloro che subiscono uno sfratto, purché non dovuto a inadempienza o immoralità, di poter immediatamente presentare domanda per un alloggio IPES. Miglioramenti introdotti anche sotto l’aspetto della trasparenza, in maniera particolare per quanto riguarda la pubblicazione sul web di atti e documenti, nonché il diritto dei cittadini di accedervi. In materia di tutela dell’ambiente, ai sindaci verrà ora concesso di limitare o prolungare gli orari di svolgimento dei lavori rumorosi, attualmente consentiti dalle 7 alle 19, mentre in tema di integrazione dei cittadini stranieri è stato inserito un passaggio secondo il quale «l’accesso alle prestazioni economiche può essere legato alla partecipazione a misure di promozione dell’integrazione».

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