Covid, domani in vigore le nuove misure: «Bisogna agire ora per tutelare salute, lavoro e istruzione»

L’impennata dei contagi da Coronavirus registrata nelle ultime due settimane in Alto Adige ha reso necessarie misure di prevenzione più severe che entreranno in vigore domani (sabato 1 novembre). L’analisi della situazione è stata fatta oggi nel corso di una conferenza stampa dal presidente Arno Kompatscher, dall’assessore provinciale alla sanità, Thomas Widmann, e dall’assessore all’ambiente Giuliano Vettorato. Il Landeshauptmann ha spiegato il senso generale delle misure: “Dobbiamo agire ora – ha affermato – per spezzare al più presto la catena dei contagi, cosa che sarà possibile se tutti rispetteranno le regole. Noi vogliamo proteggere prima di tutto la vita umana, che è l’obiettivo di tutte le misure, ma anche prestare attenzione fino a dove è possibile alla tutela del lavoro, alla scuola e all’economia”.

Piani dinamici per test e letti ospedalieri

“La seconda ondata di infezioni è arrivata prima del previsto”, ha detto l’assessore Widmann e ha illustrato nel dettaglio le cifre delle infezioni registrate negli ultimi 15 giorni. “Ora abbiamo una situazione completamente diversa rispetto a due settimane fa, non c’è più molto spazio di manovra, dobbiamo agire subito”, ha sottolineato. Attualmente negli ospedali ci sono 250 posti letto occupati da pazienti Covid, due settimane fa erano 60. I pazienti trattati nei reparti di terapia intensiva sono passati da 6 a 19. “In totale ci sono attualmente una media di 250 persone infette al giorno, ognuna delle quali ha da 20 a 30 contatti stretti, che a loro volta hanno avuto circa altrettanti contatti stretti, il che renderebbe necessari 10.000 contatti al giorno”, ha detto Widmann. Pertanto, ora è necessario applicare un protocollo ridotto per il monitoraggio delle catene di infezione. Solo le persone sintomatiche vengono testate, le persone asintomatiche vengono invece messe in quarantena. “Con il protocollo ridotto, aumentiamo del 70% la nostra capacità di effettuare test”, ha sottolineato Thomas Widmann. Per avere a disposizione il maggior numero di posti letto possibile negli ospedali, è stato predisposto un piano di suddivisione dinamico. “In terapia intensiva verranno aggiunti 15 posti letto prima a Bolzano, e quindi 8 a Bressanone, 6 a Silandro e successivamente, se necessario, altri 12 a Bolzano”, ha spiegato l’assessore.

 

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I numeri di oggi

In Alto Adige si sono intanto registrati, oltre a due decessi, nuovi record per quanto riguarda i nuovi casi Covid ma anche le persone in quarantena. Aumentano anche i ricoveri. Il numero complessivo delle vittime sale così a 308. I laboratori dell’Azienda sanitaria altoatesina nelle ultime 24 ore hanno effettuato 2.528 tamponi. Sono stati registrati 350 nuovi casi positivi. Il numero dei pazienti covid nei normali reparti ospedalieri è salito da 133 a 163, mentre quello nelle strutture private da 60 a 70. I ricoveri in terapia intensiva sono aumentati da 15 a 18. Supera soglia 8 mila il numero di persone in isolamento domiciliare, che ieri erano 7.313 e oggi ammontano a 8.017.

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