Covid, Kompatscher categorico: «Serve sforzo comune, altrimenti nuovo lockdown inevitabile»

Uno sforzo collettivo, di tutti, per evitare un nuovo lockdown di due settimane. È quanto spiegato dal presidente della Provincia Arno Kompatscher, che ha fatto il punto della situazione dell’epidemia nel territorio. “La situazione negli ospedali è sotto controllo, anche se i numeri attualmente sono piuttosto alti, per questo motivo dobbiamo essere molto vigili”, ha aggiunto.

Nella giornata di domani il presidente incontrerà le parti sociali per valutare una serie di misure per frenare l’andamento epidemiologico, senza dover però chiudere tutte le attività. “Non è che chiudere per un paio di settimane si risolve tutto, ma se i dati peggioreranno il ricorso a misure dure sarà inevitabile”, ha ribadito il presidente.

L’assessore alla salute Thomas Widmann ha sottolineato poi la serietà della situazione: “Possiamo farcela solo se tutti fanno la loro parte e rispettano le regole, purtroppo ci sono ancora troppi che non lo fanno. La situazione nelle ultime settimane è più o meno stabile, anche se da qualche giorno c’è stato un piccolo aumento. Al momento non c’è il rischio di un crollo del nostro sistema sanitario, ma non sappiamo cosa ci riserva il futuro”, ha aggiunto.

 

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Haller: “Fermare l’economia sarebbe fatale“

L’artigianato ha reagito in modo critico e preoccupato all’annuncio di un possibile lockdown a partire da questo sabato. Secondo il presidente di lvh.apa Confartigianato Imprese Martin Haller, i contagi non avvengono infatti sul posto di lavoro, bensì principalmente in ambito privato.  “Non credo che un lockdown a 360° possa risolvere il problema – ha commentato il presidente di lvh.apa Confartigianato Imprese Martin Haller -. Un’ulteriore chiusura porterebbe con sé il rischio di troppi danni indiretti. In questo modo ad essere in pericolo non sarebbero solo le aziende, bensì anche i relativi collaboratori e le famiglie. Credo che anche nella gastronomia esistano dei compromessi, sempre nel rispetto delle più rigorose misure di sicurezza.”

In questo modo i vertici di lvh.apa hanno avuto modo di esprimere la propria posizione in riferimento ai piani della Giunta Provinciale. Quello che si dovrebbe controllare maggiormente sono infatti gli incontri e le feste private. “Tutti stiamo fronteggiando un periodo difficile, soprattutto in quanto dobbiamo rinunciare ai contatti sociali come mai prima d’ora – ha aggiunto Haller -. Credo tuttavia che questo rappresenti un adeguato compromesso e non lo stop all’attività economica. In caso contrario metteremmo in grave difficoltà le aziende ed i loro collaboratori. L’attuale situazione è peraltro già complicata: il turismo deve fare i conti con gravi perdite, il commercio ha ripreso solo da poco la propria attività e nell’artigianato esistono alcuni settori che continuano a rimanere bloccati o ad operare solo in minima parte. Fermare l’economia sarebbe fatale in questo momento. La situazione relativa agli ospedali ed al totale dei contagi deve tornare sotto controllo, ma non mettendo a rischio il lavoro. Mi auguro che la Giunta Provinciale tenga conto di queste argomentazioni nelle odierne decisioni.”

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