Covid, contagi in forte aumento. Kompatscher al Governo: «Vantaggi per i vaccinati»

“La situazione epidemiologica in Alto Adige? Non è soddisfacente”. Così il presidente Kompatscher sull’andamento dei contagi e delle vaccinazioni nella nostra provincia. Ieri, durante la conferenza stampa post riunione di Giunta, il presidente ha messo in guardia la popolazione da un possibile nuovo lockdown e ha sottolineato la connessione tra il tasso di copertura vaccinale e la situazione dell’infezione, che è stata successivamente confermata con i numeri anche dall’assessore provinciale alla Salute Thomas Widmann. “L’Alto Adige è in ritardo rispetto alle altre regioni italiane in termini di vaccinazioni. Di conseguenza i contagi sono sono in aumento. I nostri tassi di vaccinazione sono più alti rispetto all’Austria e alla Germania, e la situazione dei contagi è migliore. La correlazione fra le due cose è evidente” ha spiegato Kompatscher.

Appello di Kompatscher alla responsabilità individuale

Il presidente si è appellato ripetutamente al buon senso e alla responsabilità individuale: “Abbiamo delle regole, alcune delle quali sono attualmente trattate in modo “sportivo”, il che a sua volta porta ad una richiesta di maggior rigore. Ma prima di tutto è importante rispettare le regole che ci sono. Dipenderà dal comportamento di tutti come la situazione si svilupperà in futuro”. Kompatscher ha anche informato su un recente incontro con le forze dell’ordine e sulla necessità di controlli. Inoltre, il presidente ha annunciato un incontro con le parti sociali per discutere il rispetto delle regole e i controlli in imprese e strutture della ristorazione. Per quanto riguarda le regole più severe a livello locale che l’Alto Adige, insieme ad altre Regioni, aveva chiesto al Governo di Roma vantaggi per i vaccinati come avviene già in altri paesi europei, la decisione spetta ora al Governo su come rendere possibili tali misure.

Widmann: “Contagi aumentati in modo rapido e improvviso”

Con molti dati, l’assessore provinciale alla Salute Widmann ha mostrato la correlazione tra i tassi di vaccinazione e le cifre di infezione e lo sviluppo in Alto Adige e in altri Paesi: “Abbiamo osservato un’alta dinamica di contagi in un tempo relativamente breve” ha sottolineato l’assessore provinciale. “Se un mese fa contavamo una media di 22 nuovi contagi al giorno, la settimana scorsa sono state 183. Un’incidenza più alta anche del Friuli”. Dieci morti sono stati registrati solo nelle ultime due settimane. Fortunatamente, il tasso di ospedalizzazione non è ancora da zona rossa, ma i ricoveri sono aumentati da 25 nella settimana dell’8-14 ottobre a 65 nella settimana passata del 2-8 novembre. “In Germania, Austria e Svizzera, dove rispettivamente meno del 70 e del 65% della popolazione è vaccinata rispettivamente, stiamo assistendo a un aumento del tasso di ospedalizzazione sia nei reparti normali che in terapia intensiva. Con ogni probabilità, questa dinamica arriverà anche a noi”, ha avvertito il consigliere provinciale. Per questo motivo, ha detto, è estremamente necessario osservare le regole date e aumentare il tasso di vaccinazione per proteggere il sistema sanitario dal collasso. Widmann ha citato come esempio positivo il Portogallo, dove oltre l’80% delle persone sono vaccinate e non sono necessarie restrizioni.

Secondo Widmann, la vaccinazione protegge al 75,3% dal contagio, al 92,3% dall’ospedalizzazione, al 94,8% dalla terapia intensiva e al 93,1% dalla morte. La vaccinazione rappresneta la via d’uscita da questa pandemia, ha sottolineato Widmann: “La vaccinazione è la nostra principale misura di protezione”.

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