Contributi per acquisto prima casa, +42% in 4 anni. Lotta a suon di cifre fra Provincia e Ipl

La Provincia di Bolzano ha pubblicato dei dati per rispondere a quanto sosteneva l’Ipl nei giorni scorsi, a riguardo della possibilità degli altoatesini di comprare una casa di proprietà. Miraggio, come sostiene l’Ipl, o meno, come dice la Provincia? Al lettore la sentenza. Ecco la nota provinciale.

Di fronte alle notizie diffuse in questi giorni, che hanno delineato un quadro a tinte fosche della situazione dei cittadini con reddito da lavoro dipendente rispetto alla casa di proprietà, la Ripartizione Edilizia abitativa della Provincia rende noti i dati in suo possesso. La Giunta provinciale ha fortemente sostenuto negli ultimi 40 anni la politica dell’edilizia abitativa agevolata mettendo a disposizione ingenti mezzi finanziari ogni anno per l’acquisizione di nuove aree edificabili da assegnare all’edilizia agevolata, con la concessione di contributi edilizi ai cittadini per la nuova costruzione, l’acquisto e il recupero della prima casa.

Grazie a questo forte sostegno ai cittadini, le famiglie che occupano e sono proprietarie della prima casa superano l’80 per cento. Annualmente vengono presentate tra le 2.400 alle 3.000 richieste di contributo edilizio per la nuova costruzione, l’acquisto e il recupero della prima casa. Tali dati presentano un trend di crescita negli ultimi anni.

Con l’introduzione del mutuo senza interessi come anticipo sulle detrazioni fiscali per il risanamento della prima casa fin dal 2014 e il nuovo mutuo Risparmio Casa (Bausparen) dal luglio 2015, il numero dei cittadini che ha beneficiato di queste due nuove forme di contributo edilizio si è aggiunto a quelli che hanno richiesto il classico contributo a fondo perduto di cui sopra dimostrando negli ultimi tre anni un trend decisamente in crescita che ha portato ad un numero complessivo di richieste presentate nel 2014 pari a 3.400 domande, nel 2015 a 3.120 e nel 2016 a 3.613. Ciò corrisponde a un aumento del 42 per cento dal 2012 al 2016.

Si sottolinea inoltre che annualmente circa il 60 per cento dei richiedenti un contributo per la realizzazione della prima casa in proprietà, rientra nella prima fascia di reddito (reddito fino a 22.400 Euro netti) e circa l’80 per cento dei richiedenti dispone di redditi da lavoro dipendente. È anche importante specificare che quasi il 50 per cento dei richiedenti è singolo.

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