Consumo di suolo, Alto Adige modello

Il suolo è una risorsa limitata che si forma in tempi lunghi, ma che si può perdere velocemente se subisce alterazioni. Costituisce la base della produzione di cibo, foraggio, e fibre, e il suo consumo è un fenomeno legato all’occupazione di superficie originariamente agricola, naturale o seminaturale attraverso la copertura artificiale legata alle dinamiche insediative e infrastrutturali. L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale ISPRA analizza l’evoluzione del consumo di suolo in Italia e fornisce con un rapporto il quadro aggiornato dei processi di trasformazione del territorio che continuano a causare la perdita di questa risorsa fondamentale, indicandone le principali tendenze. Il consumo di suolo in Italia continua a crescere, pur segnando un importante rallentamento negli ultimi anni che viene confermato dai dati più recenti. Nel periodo compreso tra novembre 2015 e maggio 2016 le nuove coperture artificiali hanno riguardato in media, poco meno di 30 ettari al giorno.

Il rapporto ISPRA 2017 intitolato “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” e pubblicato di recente, riporta dati molto positivi per la provincia di Bolzano. Secondo l’istituto infatti nel triennio 2012-2015 in Alto Adige sono stati utilizzati 196,91 ettari di suolo, esattamente lo 0,03% del territorio provinciale. Tra il 2015 ed il 2016 l’utilizzo di suolo è stato di 31,21 ettari, pari allo 0,004% del territorio. A titolo di paragone altre provincie ad esempio nel vicino Veneto nello stesso periodo hanno impermeabilizzato suolo per ben 186,31 ettari (Treviso) e 131,93 ettari (Vicenza). L’assessore provinciale Richard Theiner esprime soddisfazione per i dati ISPRA “che testimoniano la buona gestione del territorio operata dalla Provincia di Bolzano. L’obiettivo è l’utilizzo delle superfici secondo il principio della parsimonia, e a ciò si ispira anche la nuova legge provinciale sul territorio e paesaggio che dovrebbe approdare in Consiglio nella primavera 2018. Fine dichiarato è il contenimento dell’impiego delle aree e la loro gestione efficiente per mezzo della rigenerazione e della densificazione delle aree già urbanizzate, nonché la tutela di quelle esterne agli insediamenti esistenti”.

La normativa provinciale in fase di predisposizione presenta numerose analogie con il decreto legge nazionale sul contenimento del consumo del suolo e il riuso del suolo edificato che, dopo l’approvazione alla Camera, è ora in discussione al Senato. “Un aspetto da tenere presente – ricorda l’architetto Giorgio Zanvettor coordinatore del servizio Cartografia provinciale e coordinamento geodati – è che del territorio altoatesino, tolti i ghiacciai, i monti, le aree boschive, le aree protette e i corpi idrici, secondo i dati di uno studio ASTAT del 2012, ne è effettivamente disponibile e potenzialmente insediabile solo il suo 5,5%, per cui in provincia di Bolzano il suolo risulta essere un bene ancor più prezioso. Ne sono impiegati effettivamente tra l’1 e il 2%, resta potenzialmente ancora a disposizione per il futuro il 3,7% di territorio non sigillato”. “L’Unione Europea, in un recente documento, chiede agli Stati membri di raggiungere entro il 2050 l’azzeramento del consumo di suolo netto, ovvero a una percentuale dello 0%, alla quale la provincia di Bolzano è già molto vicina con il consumo dello 0,004% e che con la nuova legge lo sarà ancor di più”, conclude l’assessore Theiner.

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