Consumatori, si riprende il clima di fiducia. A luglio l'indice recupera 12 punti

A luglio l’indice IRE del clima di fiducia dei consumatori altoatesini è salito di oltre 12 punti rispetto alla precedente rilevazione condotta ad inizio aprile, durante il lockdown. La pandemia ci ha messo di fronte a un’imminente crisi sanitaria. Ospedali pieni, letti di terapia intensiva contati. Ma non solo la nostra salute rischiava di rimetterci, anche da un punto di vista economico le persone andavano incontro a un futuro incerto. Negozi chiusi, dipendenti in cassa integrazione – non è stato affatto un periodo d’oro per i consumatori. Adesso, con 4 mesi di distanza, la fiducia delle persone però si sta riprendendo, un fatto che si manifesta anche nei comportamenti legati ai consumi.

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L’incremento è dovuto in gran parte al miglioramento delle aspettative degli altoatesini sulla futura situazione finanziaria della propria famiglia e sull’andamento dell’economia locale. Attualmente il clima di fiducia in Alto Adige è migliore rispetto alla media europea, ma rimangono timori per quanto riguarda lo sviluppo del mercato del lavoro.

 

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Indice del clima di fiducia: sale a -8,5 punti

La rilevazione estiva condotta dall’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano tra i consumatori e le consumatrici altoatesini mostra un deciso recupero dell’indice del clima di fiducia, che a luglio è aumentato di 12,3 punti rispetto ad aprile, attestandosi a -8,5.

Naturalmente l’emergenza Covid-19 ha lasciato il segno, come confermato dal nuovo peggioramento delle valutazioni delle famiglie riguardo alla propria situazione finanziaria dei mesi scorsi. Molti consumatori e consumatrici temono inoltre che vi possa essere un aumento del numero dei disoccupati, nonostante la proroga del divieto di licenziamento da parte del governo.

Aumentano le spese per beni durevoli

Il termine del lockdown ha però portato un deciso incremento della fiducia rispetto alla scorsa primavera. La crescita dell’indice è riconducibile soprattutto al miglioramento delle aspettative degli altoatesini e delle altoatesine riguardo all’andamento dell’economia locale nei prossimi mesi e alla futura situazione finanziaria della propria famiglia. Anche le previsioni di spesa relative all’acquisto di beni durevoli, come ad esempio elettrodomestici e mobili, sono leggermente aumentate, riportandosi sopra la media dell’ultimo quinquennio. Ciò è particolarmente importante, perché permette di sperare in un’ulteriore ripresa dei consumi.

Modesto miglioramento nel resto del Paese

Il miglioramento della fiducia osservato in Alto Adige è stato più marcato rispetto a quanto si è verificato nel resto d’Europa. L’indice per l’Unione europea (UE27) è cresciuto di 10,2 punti negli ultimi tre mesi, attestandosi però a luglio ancora a -14,5. Per quanto riguarda i nostri principali partner commerciali, l’aumento è stato di 8,3 punti in Germania e di 10,5 punti Austria. Anche in Italia si osserva un miglioramento rispetto alla primavera, seppur di entità più modesta.

Il Presidente della Camera di commercio Michl Ebner è lieto della ripresa della fiducia dei consumatori altoatesini: «Il clima di fiducia è migliorato sia tra i lavoratori autonomi, sia tra quelli dipendenti. La popolazione altoatesina si dimostra coesa e fiduciosa nella ripresa. Per il rafforzamento dei consumi occorrono però anche agevolazioni di tipo fiscale, poiché la crisi dovuta al Coronavirus ha avuto effetti disastrosi sulla domanda».

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