Cibo, nuovo bando di fornitura per gli enti pubblici

La Stazione unica dell’Agenzia provinciale per gli appalti ha pubblicato il bando per una convenzione quadro per la fornitura di prodotti alimentari agli enti pubblici altoatesini per un importo massimo di 45,4 milioni di euro in quattro anni. Primariamente interessati sono ad esempio gli ospedali, i Comuni, i Comprensori, che anziché acquistare ciascuno per proprio conto i prodotti alimentari per la ristorazione collettiva, potranno aderire alla futura convenzione stipulata dall’Agenzia che bandisce la gara aggregando gli acquisti. Gli operatori economici in possesso dei requisiti potranno presentare l’offerta entro il 10 settembre 2018. Una volta aggiudicata la convenzione al miglior offerente, gli enti pubblici potranno aderire per soddisfare il loro fabbisogno nell’arco dei successivi quattro anni. «Se vogliamo rendere la spesa pubblica sempre più efficiente, l’acquisto di beni e servizi assume una dimensione strategica, che va impostata strutturalmente» ha ricordato il presidente Arno Kompatscher, facendo riferimento all’approvazione lo scorso dicembre del Piano biennale 2018/19 per gli acquisti centralizzati sulla base di strategie di gara e procedure di acquisto basate sull’aggregazione della domanda. Oltre a una più elevata qualità di beni e servizi acquistati dagli enti pubblici, il vantaggio di una gestione centralizzata degli acquisti risiede in una diminuzione della burocrazia e in un risparmio sui costi, oltre che nella riduzione dei contenziosi. Il bando è suddiviso in sei lotti: carne e salumi (8,7 milioni), prodotti lattiero-caseari e ovoprodotti (8,5 milioni), prodotti surgelati (4,9 milioni), frutta e verdura fresca (6,7 milioni), generi vari (14 milioni) e pesce fresco (2,3 milioni).

Possibili risparmi superiori al 30%

I servizi connessi alla fornitura comprendono fra l’altro la ricezione delle richieste di approvvigionamento, l’organizzazione della logistica e pianificazione delle consegne, il trasporto, il servizio di call center e segreteria per le forniture. La fornitura deve rispettare i Criteri Ambientali Minimi stabiliti dal ministero per l’Ambiente, che stabiliscono precisi requisiti dal punto di vista qualitativo per gli alimenti forniti, come la provenienza biologica(almeno il 40% del peso totale, il 15% per la carne) e da sistemi di produzione integrata, IGP, DOP e STG (almeno il 20% del peso totale). Oltre a garantire la qualità dei prodotti, il bando aggregato consentirà un notevole risparmio economico agli enti aderenti. La precedente convenzione quadro del 2013 aveva portato a ribassi medi del 34% rispetto alla base d’asta stabilita. Ipotizzando un’analoga quota di ribasso per l’importo di 45,4 milioni di euro bandito ora, il risparmio complessivo supererebbe i 15 milioni di euro. Nel 2016 il Soggetto Aggregatore dell’Emilia Romagna ha svolto una gara simile. Il risparmio in quel caso è stato di mediamente del 24%. La documentazione di gara è stata pubblicata sul sito del Sistema informativo sugli appalti pubblici.

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