Take-away e assembramenti, linea dura di Caramaschi: «Via la licenza a chi non rispetta le regole»

Allarme assembramenti a Bolzano. È scattato ieri in Alto Adige il quarto lockdown dall’inizio della pandemia Covid, ma nel capoluogo sono ancora in tanti per le strade. Una situazione che anche il sindaco Renzo Caramaschi ha voluto evidenziare nell’ultima conferenza stampa online. Secondo il primo cittadino, a fronte di comportamenti virtuosi ed in linea con tali disposizioni tenuti dalla stragrande maggioranza dei bolzanini, vi sono state per contro diverse segnalazioni di cittadini a lamentare assembramenti e criticità, in particolare nei pressi se non addirittura all’interno di alcuni bar ed esercizi pubblici del capoluogo. Nel mirino, ovviamente, il take-away.

 

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“I controlli sono serrati, i negozi, i ristoranti, gli esercizi pubblici sono chiusi, ma non tutti si stanno comportando come si dovrebbe. Ho chiesto al Prefetto un incontro del Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica per verificare sì sia possibile o meno aumentare controlli ed inasprire le eventuali sanzioni attraverso un’apposita ordinanza. Purtroppo ricevo molte segnalazioni telefoniche e mail di protesta per il  mancato rispetto, da parte di alcuni gestori di bar, delle norme date. Ne ho parlato anche con le associazioni di categoria. Il problema è sempre quello degli assembramenti”, ha detto Caramaschi, spiegando che proporrà alla Provincia di introdurre una sospensione della licenza per  quei locali che verranno multati per assembramenti.

“Non è ammissibile infatti, ne accettabile, che a fronte dei sacrifici di molti che rispettano le regole, vi sono altri che non lo fanno. E’ questo ciò che indigna i cittadini. Siamo consapevoli delle difficoltà, ma se vogliamo sconfiggere il virus, dobbiamo tutti quanti rispettare le regole e tenere comportamenti consoni, evitando perciò il più possibile, ogni forma di assembramento” ha concluso Caramaschi.

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