Brennero, Euregio compatta: "Garantire libera circolazione dei cittadini"

Una mozione unitaria contro il “muro del Brennero” e per chiedere il mantenimento della libera circolazione dei cittadini garantita dal trattato di Schengen e una gestione unitaria del problema dei profughi, intervenendo sulle sue cause. È a suo modo storico il documento approvato ieri sera dalle tre assemblee provinciali di Alto Adige, Trentino e Tirolo, riunite in seduta congiunta a Trento. L’approvazione è stata a maggioranza, con 8 voti contrari.

È stato il presidente della Dieta tirolese Herwig van Staa a presentare la mozione, sottolineando che nonostante le difficoltà presunte di trovare una posizione comune il testo concordato supera la proposta assunta recentemente dal Comitato delle Regioni. Nel testo, frutto di un lungo confronto, le tre assemblee constatano che l’intensità dei flussi migratori rappresenta una sfida di particolare gravità e importanza anche per l’Euregio, prendono atto delle recenti iniziative dei presidenti del’Euregio e dei colloqui con i rispettivi governi. Ma l’Euregio lamenta la mancanza di solidarietà tra gli stati membri dell’Unione Europea e intendono intervenire per un’equa suddivisione dei profughi su tutti gli stati membri.

Hotspot e gestione unitaria dei profughi

Le tre assemblee riunite ritengono inoltre che sia necessario costruire degli hotspot per raccogliere con precisione i dati sui profughi, chiedono uno scambio completo dei dati di registrazione tra autorità austriache e italiane nonché uno scambio dei dati dei migranti nell’intera Unione Europea. I flussi migratori vanno affrontati a partire dalle loro cause: misure mirate nei Paesi di provenienza, questo chiedono Alto Adige, Trentino e Tirolo, sollecitando l’Europa affinché sia garantita la libera circolazione dei cittadini secondo Schengen.

Brennero “superamento delle tragedie del Novecento”

Le tre assemblee hanno poi sottolineato nella mozione «il ruolo del Brennero come uno dei simboli del superamento delle tragedie del XX secolo grazie al processo di unificazione dell’Europa, segnalano che il presidente del Consiglio europeo Tusk e il presidente della Commissione europea Juncker hanno lodato il lavoro del GECT nella collaborazione transfrontaliera».

Le tre assemblee unite, infine, lamentano la riluttanza di Commissione e Consiglio europeo sulla questione, ribadiscono al disponibilità ad accogliere in maniera adeguata i profughi e si impegnano a favorire la ricerca di soluzioni non estemporanee, invitano gli esecutivi a coordinare le misure di gestione della crisi, si dichiarano favorevoli a uniformare il diritto d’asilo in Europa e al fatto che le persone coinvolte facciano ritorno ai loro Paesi d’origine una volta risolte le crisi che le hanno fatte partire.

Nella foto: i tre presidenti Thomas Widmann (consiglio provinciale dell’Alto Adige), Bruno Dorigatti (consiglio provinciale di Trento) e Herwig Van Staa (Dieta tirolese)

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