Cop26, l'altoatesina Biogas Wipptal presentata come progetto modello

L’altoatesina Biogas Wipptal ha avuto il grande onore di essere presentata come progetto chiave e modello nell’ambito della conferenza sul clima conclusasi a Glasgow nei giorni scorsi, in occasione in un evento online sulla situazione del mercato del biometano e dell’idrogeno. Lorenzo Maggioni del Consorzio Italiano Biogas nel suo intervento ha presentato ad un pubblico internazionale lo sviluppo e i progetti futuri della Biogas Wipptal, illustrando dettagliatamente i processi produttivi dell’impianto sito in Val d’isarco. Sebbene i lavori di riconversione dell’impianto abbiano subito dei ritardi per le ben note difficoltà derivanti dalla situazione pandemica, in particolare i più recenti soci della Biogas Wipptal attivi nel settore dei trasporti, come Fercam, Trasnbozen e il concessionario Iveco Gasser, sono molto fiduciosi sul notevole contributo che questo combustibile alternativo produrrà in termini di sostenibilità.

Il compito di un impianto di biogas consiste nella lavorazione dei reflui zootecnici con sistema di fermentazione, ricavandone fertilizzanti e prevenendo in questo modo l’inquinamento da nitriti causato dall’eccessiva fertilizzazione del terreno. Allo stesso tempo, in un’economia circolare regionale, i fertilizzanti organici prodotti vengono restituiti all’agricoltura, alla frutticoltura e alla viticoltura.  Già nel 2017, la Biogas Wipptal ha implementato un processo di fermentazione intuitivo nel processo produttivo dell’impianto, trasformando i materiali solidi dei reflui zootecnici in fertilizzante organico certificato di alta qualità. Il fertilizzante organico dunque in questo modo costituisce un collegamentotra l’agricoltura di montagna altoatesina e la frutticoltura, riducendo allo stesso tempo l’uso di fertilizzanti artificiali da produzione di ammoniaca ad alta intensità di CO2. La Biogas Wipptal, con l’impegno di massima salvaguardia e tutela delle acque, ha inoltre individuato una soluzione innovativa per i liquidi estratti dai reflui; infatti come primo impianto europeo di produzione di biogas tramite un esclusivo sistema di osmosi inversa è in grado di depurare i liquidi al punto da potere essere immessi nel fiume Isarco privi di sostanze inquinanti.

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