Società altoatesina e differenze etniche in un progetto pluriennale di ricerca

Le differenze nella società dipendono solo da fattori classici come l’occupazione, l’istruzione, l’età e il sesso oppure anche l’appartenenza a un gruppo linguistico è un fattore determinante? A questa domanda da alcuni anni sta cercando di rispondere un gruppo di studiosi di scienze sociali che presenteranno il risultato delle loro ricerche in occasione del convegno dal titolo Differenziazione etnica e stratificazione sociale nella società altoatesina, che si terrà giovedì 20 ottobre 2016 presso la Sala degli specchi di Palazzo Widmann a Bolzano, (via Crispi, 3), dalle 14 alle 19.

La conferenza è organizzata dalla Società Michael Gaismair e patrocinata dall’Euregio “Tirolo – Alto Adige – Trentino”. L’argomento della discussione sarà un’analisi della società altoatesina – con i suoi differenti gruppi etnici, strati sociali e ambienti culturali – attraverso l’approccio classico della struttura sociale. Il pubblico di riferimento non è costituito solo da esperti, ma da tutti gli interessati alle tematiche politico-sociali. Il progetto di ricerca, della durata pluriennale, è finanziato dalla Provincia Autonoma di Bolzano nell’ambito del programma di agevolazione della ricerca scientifica e condotto da diversi enti quali la Società Michael Gaismair in collaborazione con l’Istituto di ricerca sociale apollis e i Dipartimenti di Sociologia e di Scienza politica dell’Università Leopold Franz di Innsbruck. Ospiti della conferenza saranno, tra gli altri, Max Haller (Dipartimento di Sociologia, Università di Graz e Österreichische Akademie der Wissenschaften), Günther Pallaver (Dipartimento di Scienze Politiche, Università di Innsbruck), Max Preglau (Dipartimento di Sociologia, Università di Innsbruck), Antonio Scaglia (Dipartimento di Sociologia, Università degli Studi di Trento).

Gli obiettivi dello studio sulla società altoatesina

L’ambizioso obiettivo del progetto è giungere a fornire un quadro completo della situazione sociale in particolare della disuguaglianza presente nella società altoatesina e, per la prima volta dal censimento del 1981, incrociarla all’appartenenza etnica. «È doveroso affrontare questa tematica sia da parte del mondo della ricerca così come da quello della politica» afferma il dottor Hermann Atz, che coordina il progetto. Né il tema della struttura della società altoatesina né quello del suo sviluppo, negli ultimi anni, hanno trovato spazio tra gli studi delle scienze sociali. Tra i dati alla base del progetto vi è un’elaborazione sistematica di tutti gli studi disponibili sull’argomento, l’analisi di dati statistici provenienti dall’ASTAT e un’indagine rappresentativa tra la popolazione di tutti e tre i gruppi linguistici in Alto Adige.

La fotografia della società altoatesina

Il Professor Max Haller è legato al progetto da un interesse personale: «Allo sviluppo della società altoatesina sono interessato fin dalla mia infanzia trascorsa a Telves vicino Vipiteno e a Bressanone; anche da Graz cerco di tenermi aggiornato e sono molto felice di poter contribuire all’interno di un ambito di studio di mia competenza».

L’Alto Adige sotto molti punti di vista è diverso da altre regioni anche confinanti e possiede peculiarità che lo rendono unico in Europa. Pensando ad Alto Adige la mente corre subito al pensiero della coesistenza di tre gruppi etnici autoctoni ai quali si aggiunge, negli ultimi due decenni, una quota considerevole di nuovi migrati venuti da ogni parte del mondo. I risultati dell’indagine dovrebbero fornire stimoli per una (auto) riflessione sui punti di forza e di debolezza di questa struttura sociale e consentire una migliore valutazione delle opportunità e dei rischi di sviluppo futuro; potranno portare inoltre a realizzare studi scientifici sociali o economici utili anche per lo sviluppo di misure costruttive.

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