Carburante, in Alto Adige prezzi elevati: +10% rispetto al 2020

L’Alto Adige si riconferma terra costosa sotto tutti i punti di vista. Se da prima le copertine incensavano annualmente Bolzano come città più cara d’Italia e con la più alta qualità della vita, adesso il territorio può “vantare” anche il rincaro maggiore sul carburante se paragonato alle regioni e province limitrofe. Secondo l’ultimo confronto effettuato dal Centro Tutela Consumatori Utenti (Ctcu), emerge come un pieno di benzina fatto nelle stazioni altoatesine sia molto più costoso rispetto a territori come quelli di Trento, Verona o Innsbruck. Lo studio è stato portato avanti comparando l’offerta alla pompa nei distributori più economici, definendo il costo al litro attuale e comparandolo con quello del 2020 nelle zone del Trentino, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Provincia di Mantova, Nord Tirolo. Il risultato? In Alto Adige l’aumento è di circa il 10%, e si registra ovunque per benzina, gpl, gasolio. In calo invece il metano.

“Un confronto dei prezzi del carburante può essere utile per risparmiare – soprattutto se non si è legati ai distributori serviti. Tuttavia, in tempi di riscaldamento globale, aumento dell’inquinamento da polveri sottili e nell’interesse della tutela ambientale, sconsigliamo di percorrere lunghe distanze in macchina esclusivamente per trovare la stazione di servizio più economica”, spiega Gunde Bauhofer, direttrice del CTCU.

Gli aumenti nel dettaglio

Partiamo dalla benzina. Il prezzo di un litro di benzina in Alto Adige è salito a 1,624 euro, il 10,7% in più rispetto agli 1,467 euro dell’anno scorso. In termini generali l’incremento maggiore è registrato in Tirolo (+23,76%), dove il costo è passato da 1,006 a 1,245 euro. Una differenza da sottolineare e da tenere a mente quando si decide di fare il pieno fuori dai confini statali. I distributori austriaci continuano a rimanere comunque più economici rispetto a quelli altoatesini: un rifornimento di 50 litri di benzina a Innsbruck, può costare fino a 20 euro in meno rispetto all’Alto Adige.  Il Trentino registra invece un +11,74% (da 1,435 a 1622), mentre Veneto e Friuli registrano un costo medio di 1,517 (rispettivamente +11,72% e +7,26%).

Per quanto riguarda il gasolio, i numeri di Bolzano parlano di 1,490 euro al litro (+9.08% rispetto agli 1,366 del 2020), mentre quelli austriaci di circa 1,181 euro al litro (+19,98% su 0,984). Anche in questo caso fare il pieno dopo il Brennero conviene, dato che il risparmio stimato è di circa 15 euro. Sorte simile anche per gli automobilisti con veicolo Gpl. Per questa branca qua Bolzano registra un incremento del 9,67% sul costo (0,696 del 2021 vs 0,635 del 2020). Come spiegato dal Ctcu, un pieno a Bolzano costa in più l’11,37% rispetto a Trento (0,617 al litro), il 15,21% rispetto a Mantova (0,591), il 16,21% rispetto a Venezia (0,584), il 16,26% rispetto a Trieste (0,583).

Infine, dati in controtendenza per il metano. In Alto Adige il prezzo di riferimento è di 0,994 euro al litro, dato che certifica un -3,36% rispetto al 2020. L’incremento differenziale maggiore si registra in Veneto, dove un litro è a 0,894 euro, -6,44% rispetto all’anno scorso. Numeri che portano uno scarto percentuale di prezzo con l’Alto Adige del -10,15.

I distributori più economici

Resi noti anche i cinque distributori in Alto Adige con i prezzi più economici del relativo tipo di carburante. Per quanto riguarda la benzina, la migliore stazione è quella di Sadobre A22 Campo di Trens, con un prezzo (ultima rilevazione a inizio luglio) di 1,549 euro al litro. Per il diesel conviene fare rifornimento all’Eum di Moso in Passirio (1,459 euro al litro), per il metano al Q8 sulla Mebo (0,983 euro al litro) e infine per il Gpl al Firmin di Salorno (0,669 euro al litro).

Al.G

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