BBT, gli imprenditori altoatesini vogliono più appalti

C’è una Grande Opera in corso in Alto Adige: il tunnel di base del Brennero per l’Alta velocità ferroviaria, meglio noto come BBT. E ci sono gli piccoli e medi imprenditori altoatesini che, se da un lato sono favorevoli all’infrastruttura, dall’altra non vedono vantaggi sufficienti per le loro aziende. E chiedono più appalti per la galleria di base. Richiesta emersa con forza questa mattina al convegno organizzato dalla Camera di commercio di Bolzano, dove a farsi portavoce del malcontento è stato Markus Kofler, presidente del Collegio costruttori dell’Alto Adige: «Il settore altoatesino delle costruzioni è dell’avviso che la collaborazione con la BBT SE possa essere migliorata, in modo da offrire la possibilità a più imprese altoatesine di cogliere questa opportunità unica» osserva Kofler.

Martin Ausserdorfer, Michl Ebner, Arno Kompatscher, Raffaele Zurlo

Ausserdorfer, Ebner, Kompatscher, Zurlo

Il concetto è stato ribadito da Michl Ebner, presidente dell’ente camerale: «Per la Camera di commercio è importante che alle imprese altoatesine vengano affidati possibilmente tanti lavori legati anche indirettamente alla costruzione della Galleria. Per questo la Camera di commercio organizza periodicamente manifestazioni informative sul tema». Ma da parte sua BBT SE, la società a totale proprietà pubblica (per metà dell’Austria e per metà dell’Italia) che sta realizzando l’opera, mette le mani avanti. Meccanismi di affidamento complessi, per un’opera transfrontaliera e co-finanziata dall’Unione europea, rendono difficile immaginare appalti tarati sulla logica del “chilometro zero”. «La BBT SE è attenta a garantire la massima trasparenza nelle informazioni sugli affidamenti degli appalti, affinché tutte le imprese vi abbiano accesso e possano partecipare alle gare» hanno spiegato l’amministratore della BBT SE Raffaele Zurlo e Martin Ausserdorfer, direttore dell’Osservatorio per la realizzazione della Galleria di Base del Brennero e della tratta di accesso sud.

Arno Kompatscher, presidente della Provincia, è intervenuto sottolineando come di continuo riceva richieste da parte delle aziende del territorio di un maggiore coinvolgimento. «I destinatari di queste richieste sono però in prima linea i responsabili della BBT SE – dice Kompatscher – Il convegno di oggi permette di chiarire opportunità e interventi con i rappresentanti dei portatori di interessi. Per questo mi fa piacere che la Camera di commercio abbia preso l’iniziativa e messo a disposizione questa piattaforma».

BBT SE: numeri e proprietari della società

La Galleria di Base del Brennero sarà lunga 64 chilometri, passando sotto il valico del Brennero e collegando così Innsbruck alla valle dell’Isarco. Una volta completata sarà la galleria ferroviaria sotterranea più lunga del mondo. L’inaugurazione è prevista nel 2026. La società BBT SE è equamente divisa fra l’Austria e l’Italia: da parte austriaca le quote sono tutte detenute dalla compagnia ferroviaria statale ÖBB (Österreichische Bundesbahnen). Da parte italiana la quota è detenuta da TFB (Tunnel Ferroviario del Brennero Holding) che è a sua volta di proprietà di RFI (Rete Ferroviaria Italiana) che detiene l’85,5% delle quote, dalle Province autonome di Bolzano e di Trento (con il 6,256% ciascuna) e dalla Provincia di Verona con l’1,988%.

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