Alto Adige, aziende sempre più innovative

L’innovazione tira in Alto Adige: in aumento, oltre 200, le domande per processi innovativi presentate dalle imprese altoatesine, con più di 8 milioni di finanziamenti. Nella prima seduta dell’anno a Palazzo Widmann il direttore della Ripartizione provinciale innovazione, Maurizio Bergamini, ha ricordato che negli ultimi anni il 50% delle imprese altoatesine si è impegnato nel settore dell’innovazione e il 30% ha saputo avviare con successo un processo o un progetto innovativo. Nel 2015 le domande presentate da singole imprese sono state 217, circa 60 in più rispetto al 2014: 162 quelle approvate, con un finanziamento di 8,1 milioni di euro.

Mentre sono quattro aree di specializzazione per il programma 2016 dedicato alla ricerca e innovazione, approvato dall’apposita Consulta provinciale, della quale fanno parte parti sociali e istituzioni impegnate nella promozione del settore, che assieme al presidente Arno Kompatscher hanno delineato il programma 2016 nelle aree di specializzazione identificate per l’Alto Adige: energia e ambiente, tecnologie agroalimentari, tecnologie alpine, trattamenti di cura naturali e tecnologie medicali. “L’innovazione è uno dei settori chiave per la competitività e il benessere del nostro territorio. Per creare un sistema efficiente, però, non basta la quantità dell’investimento, conta anche la qualità e l’efficienza, raggiungibili solo con un sistema mirato e in grado di coinvolgere tutti i partner”, ha ricordato Kompatscher.

Il prossimo 26 febbraio scade il bando di concorso per progetti di ricerca applicata, seguiranno i bandi relativi a progetti di cooperazione per ricerca e innovazione. Analizzando grado e fattori di successo dei progetti di cooperazione, è stato osservato che le difficoltà principali sorgono quando manca un management organico e quindi la collaborazione tra i partner. Per superare tale problematica, nei prossimi bandi sarà richiesta la presenza di un project manager che accompagni l’attuazione del progetto. Secondo il programma concordato dalla Consulta, anche nel 2016 ci sarà un bando aperto per assunzione o messa a disposizione di personale altamente qualificato, con uno stanziamento pubblico è di 2,2 milioni di euro per sostenere fino al 50% del costo del personale.

Sul piano del monitoraggio delle attività incentivate, il direttore del dipartimento economia e innovazione Andrea Zeppa ha sottolineato la necessità di misurare e interpretare gli indicatori legati al raggiungimento degli obiettivi. Assieme alle parti coinvolte saranno organizzati incontri periodici per fare il punto sull’avanzamento dei progetti e sarà definito un sistema di monitoraggio e controllo dei risultati raggiunti. Questa, ha ricordato Zeppa, è anche una delle condizioni poste dalla Commissione Ue per poter continuare a beneficiare delle sovvenzioni del programma FESR che finanzia gli investimenti a favore di crescita e occupazione. Infine è stato ribadito che la cornice ideale per favorire il processo di crescita della ricerca sul territorio è il Parco tecnologico a Bolzano sud, dove nel 2017 si insedieranno laboratori e strutture di ricerca.

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