Astat, i giovani soddisfatti del proprio lavoro. Lontane le opportunità di carriera

Soddisfazione medio-alta per il lavoro svolto, meno per le possibilità percepite di carriera. A dirlo l’Astat: focalizzando sui giovani lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni emerge che il 95,8% di questi esprime una soddisfazione per il lavoro svolto medio-alta, con un punteggio medio di 8 su 10. Il benessere lavorativo, misurato attraverso la soddisfazione per il lavoro, è un concetto multidimensionale legato ad aspetti quali stipendio, orari di lavoro, condizioni lavorative, prospettive di carriera, interesse professionale, relazioni e clima di lavoro. Pur concentrandosi qui sui giovani, l’analisi evidenzia che per quanto riguarda la soddisfazione per il lavoro non vi sono differenze significative tra i lavoratori fino a 34 anni e coloro di età maggiore, in analogia a quanto registrato anche a livello europeo. Per quanto riguarda due aspetti, la stabilità del lavoro e la distanza casa-lavoro/tempi di percorrenza, emerge un leggero aumento di soddisfazione all’aumentare dell’età.

Anche l’analisi per genere non mostra differenze significative tra uomini e donne, a parte per la carriera/giro d’affari dove le donne risultano leggermente meno soddisfatte (il 20,7% indica bassa soddisfazione) rispetto ai colleghi maschi (il 16,9% manifesta bassa soddisfazione).In analogia ad altri risultati a livello europeo si nota come la soddisfazione rispetto alla distanza e ai tempi di percorrenza casa-lavoro sia quella che registra un punteggio più elevato con un valore medio pari a 8,1 e ben un 42,2% di persone molto soddisfatte (punteggi tra 9 e 10). Per questa fascia d’età dei 15-34enni la dimensione con il valore più basso è la soddisfazione relativa alle possibilità di carriera (o il giro di affari se si tratta di lavoratori autonomi) che registra un punteggio medio di appena 6,7. Qui, infatti, i giovani lavoratori poco soddisfatti rappresentano il 18,5% e quelli molto soddisfatti il 14,4%. Leggermente migliore appare la soddisfazione per il guadagno che registra un punteggio medio di 7,4. Qui gli insoddisfatti ammontano al 6,5% dei giovani occupati. Da qualche anno l’ISTAT ha sviluppato un indice di benessere equo e sostenibile (BES) per valutare il progresso di una società, non solo dal punto di vista economico (come ad esempio fa il PIL) ma anche sociale e ambientale. A far parte del BES vi è anche il concetto di qualità del lavoro, che tra le sue dimensioni include proprio la soddisfazione per il lavoro. Prendendo a riferimento il concetto di soddisfazione per il lavoro, così come definito dal BES, è possibile riassumere pertanto tale aspetto mediante un indicatore sintetico che rappresenta la media di 6 diversi aspetti. Tale indicatore registra un valore medio di 7,9.

Johanna Roellecke

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