Appiano, bomba carta davanti al centro per richiedenti asilo

Un’esplosione – probabilmente una bomba carta – e il rinvenimento di cartelli con svastiche e scritte razziste. Non siamo a «Cronache dal (peggior) Novecento» ma a quanto successo nella notte fra sabato 19 e domenica 20 maggio ad Appiano, davanti alla caserma Mercanti, dove sono ospitati dei richiedenti asilo politico. La gestione del centro, attivo da due anni, è dell’associazione Volontarius, che «esprime la propria condanna del grave atto intimidatorio nei confronti delle persone richiedenti asilo e degli operatori. Si tratta di un atto criminale che evidentemente vuole minare gli sforzi messi in atto da parte della Provincia, del Comune di Appiano, dell’Associazione Volontarius e delle altre organizzazioni che operano in questo campo, per dare una risposta solidale e concreta all’inclusione nella nostra società di persone fuggite da situazioni di guerra, persecuzioni e minacce alla loro incolumità».

Parole di condanna anche dalla Provincia. «Condanniamo fermamente questa azione. La violenza non risolve i problemi, bensí produce paura e ulteriore violenza», con queste parole il presidente della Provincia Arno Kompatscher e l’assessora alle politiche sociali Martha Stocker condannano con fermezza l’attentato perpetrato al centro di accoglienza delle persone richiedenti asilo presso la ex caserma “Mercanti” ad Appiano. «Sono 39 le persone richiedenti asilo attualmente ospitate presso la struttura gestita dall’organizzazione Volontarius. 28 di queste persone lavorano, 10 frequentano corsi di formazione. La popolazione è molto impegnata in attività di volontalriato” fa presente l’assessora Stocker, che dopo l’attentato ha contattato il sindaco di Appiano, Wilfried Trettl. “L’attentato costituisce così un affronto non solo nei confronti dei profughi, che hanno già sofferto molto e che ora si impegnano per crearsi una nuova vita, ma anche per tutte le persone che come operatori del volontariato e come volontari lavorano e collaborano in favore dei richiedenti asilo». «Confidiamo nell’operato delle forze di sicurezza e speriamo che i responsabili vengano individuati il più presto possibile», affermano il presidente Kompatscher e l’assessora Stocker che ribadiscono «un simile attentato non deve ripetersi».

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