Nel 2020 appalti pubblici rallentati in Provincia a causa del Coronavirus
Durante il 2020, in Provincia sono stati banditi appalti pubblici per un totale di 1.460 milioni di euro, registrando un calo del -10,5% rispetto all’anno precedente. Per contro, il settore dei servizi ha registrato una crescita del +4,1%. Questo è il quadro che emerge dal rapporto pubblicato dall’Agenzia per i procedimenti e la vigilanza in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (ACP).
Impatto significativo della pandemia sugli appalti
Il rapporto mostra come la pandemia da coronavirus abbia un forte impatto sugli appalti pubblici. In particolare, durante i mesi caratterizzati da un alto tasso di infezioni – da febbraio a maggio e da ottobre a novembre 2020 – sono state eseguite meno procedure rispetto allo stesso periodo nel 2019. Il calo maggiore si è verificato negli acquisti di forniture (-22,9%), seguito dai lavori pubblici (-8,9%), mentre nei servizi si è registra una crescita del +4,1%.
Calano le procedure di appalto pubblicate
Nel 2020 sono state circa 60.500 le procedure di appalto pubblicate, rispetto alle 66.600 dell’anno precedente. I comuni e le comunità comprensoriali hanno pubblicato il maggior numero di procedure, ovvero 28.260 pari al 46,7% delle procedure totali. Seguono le attività di ricerca e cultura con 16.670 procedure, pari al 27,6% del totale. I comuni hanno mantenuto un numero di procedure comparabile a quelle del 2019, mentre le attività di ricerca e cultura hanno registrato un calo di 4.700 procedure. Il rapporto mostra inoltre che ben l’82,5% delle procedure risulta essere affidato ad operatori economici con sede in Alto Adige, in linea con i valori degli ultimi anni. A livello di importo, invece, i valori si attestano al 68% di cui l’87,3% riguarda lavori pubblici, il 64,5% Servizi e il 54,1% Forniture.