Benzina in Alto Adige supera i due euro. «Colpa dell'Austria»

Non è solo una quota psicologica. Ma è anche una cifra che ricade sulle tasche di chiunque guidi un auto. In fondo, a voler essere molto ottimisti, un invito a prendere i mezzi pubblici e favorire la mobilità sostenibile. Certo che per gli automobilisti vedere il prezzo della benzina salire a 2,08 euro, alla stazione di Nogarole Rocca, non è stato proprio il più bel regalo. E anche il diesel tocca quote molto alte, arrivando ad 1,96 euro. Il «colpevole» è al di là del confine: l’Austria.

«Un circolo vizioso e assurdo», lamenta il presidente dell’Associazione liberi distributori dell’Alto Adige, Haimo Staffler. «L’Austria distrugge con un dumping sleale sul prezzo del gasolio ogni concorrenza, costringendo i distributori a sud del Brennero di alzare ulteriormente i prezzi, perdendo così ancora più clienti», afferma Staffler. «Con i tir di lunga percorrenza, che hanno serbatoi da 1.600 litri, facendo il rifornimento in Austria risparmi anche più di 600 euro a pieno», prosegue Staffler. «In questo modo l’Austria attira tir da mezza Europa e poi si lamenta per l’aumento di traffico sull’asse del Brennero. Non si fa così tra vicini», conclude il presidente dei liberi distributori altoatesini.

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