Alto Adige, oltre metà degli edifici consumano troppo. Con l'efficienza energetica si risparmia e si vive meglio

Oltre la metà degli edifici pubblici altoatesini rientra nella classe energetica più bassa, la G. Questi edifici consumano più energia rispetto alle costruzioni più recenti e presentano pertanto un alto potenziale di riqualificazione. Lo studio illustrato oggi dall’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano e dall’Agenzia per l’Energia Alto Adige – CasaClima dimostra, prendendo come esempio la scuola elementare “Josef Gasser” di Novacella, che la riqualificazione energetica conviene, anche grazie ai vari incentivi che consentono di ridurre i tempi di ammortizzazione.

Secondo i dati dell’Agenzia per l’Energia Alto Adige – CasaClima solo un edificio pubblico su quattro vanta un’alta efficienza energetica (classi di efficienza energetica A e B), mentre il 58 percento ricade nella classe più bassa, la G. Peggiore è la classe energetica di un edificio prima degli interventi di riqualificazione, maggiore è il potenziale di risparmio. L’IRE ha pertanto deciso di analizzare in collaborazione con l’Agenzia per l’Energia Alto Adige – CasaClima la convenienza delle riqualificazioni energetiche.

Prendendo come esempio la scuola elementare di Novacella/Varna  (in foto) è stata analizzata la convenienza economica di una riqualificazione energetica. Nello studio sono ipotizzate varie soluzioni di risanamento della scuola, calcolando i rispettivi costi per i 30 anni successivi. Dal punto di vista economico la soluzione più ragionevole consiste nella sostituzione delle finestre e in una coibentazione con fibra minerale da 16 cm. Secondo i calcoli effettuati i costi annui di riscaldamento calerebbero in tal caso della metà (48 percento). Gli incentivi previsti per tali interventi, pari a 122.200 euro ossia al 25 percento delle spese iniziali, ridurrebbero inoltre sensibilmente il periodo di ammortamento.

Oltre all’opportunità energetica ed economica di una riqualificazione energetica si devono mettere in conto anche gli effetti sulla qualità di vita e sul benessere. Ad esempio, gli impianti di ventilazione dotati di un sistema di recupero del calore non solo abbattono il fabbisogno energetico della scuola, ma assicurano anche un clima sano e igienico negli ambienti. La maggiore qualità dell’aria, pur non misurabile economicamente, aiuta ad aumentare la capacità di attenzione e la produttività degli alunni.

Secondo Michl Ebner, Presidente della Camera di commercio Bolzano, il potenziale di riqualificazione degli edifici pubblici altoatesini andrebbe sfruttato di più: “La riqualificazione energetica degli edifici pubblici comporta vantaggi economici, aumenta la qualità dell’aria negli edifici stessi e sostiene l’edilizia. È quindi necessario che la mano pubblica investa di più in progetti di risanamento energetico.”

“La Provincia di Bolzano ha in questo ambito un ruolo strategico sia come promotore di attività edilizia sia come proprietario di un cospicuo patrimonio immobiliare costituito da scuole, edifici per uffici, punti logistici ecc. L’obiettivo è elaborare una strategia di gestione dei consumi energetici del patrimonio immobiliare della Provincia Autonoma di Bolzano definendo target, priorità di riqualificazione e scenari condivisi”, spiega Christian Tommasini, Assessore provinciale alla cultura italiana, edilizia e cooperative, opere pubbliche e patrimonio.

“La riqualificazione energetica di edifici di proprietà dell’amministrazione pubblica dovrebbe avere la massima priorità, anche perché svolge una funzione modello. Per gli interventi di risanamento sono inoltre previste varie forme di sovvenzione (ad esempio fondi regionali dell’UE), che rendono tali opere anche molto interessanti sotto l’aspetto economico”, sottolinea Andreas Schatzer, Sindaco del Comune di Varna.

Lo studio completo dell’IRE è disponibile in forma cartacea presso la Camera di commercio e può essere scaricato dal sito http://www.camcom.bz.it.

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