L'Alto Adige che innova. Ogni giorno

Poco meno di cinque anni fa, quando Alto Adige Innovazione faceva la sua comparsa online, di innovazione, startup e impresa in questa provincia si parlava troppo poco. NOI Techpark non era ancora aperto, l’Università era a volte mal sopportata, e la «scena altoatesina» – quell’ecosistema fatto di pubblica amministrazione attenta all’innovazione in campo economico e culturale, investitori e talenti – era solo agli albori. Ora, da Silandro a San Candido, da Vipiteno a Salorno, non esiste iniziativa dedicata ai giovani, alla cultura e all’economia che non faccia richiamo più o meno esplicito all’innovazione e alla creatività.

L’Alto Adige-Südtirol-South Tyrol, l’hanno capito in tanti in questo ultimo decennio, non è più solo una cartolina turistica: siamo un territorio con un patrimonio naturale invidiabile ma non siamo un museo, siamo un laboratorio in movimento con solide vocazioni produttive, scientifiche e creative. Potenzialità che hanno bisogno di talento, di qualsiasi provenienza, e di conseguenza di apertura sociale e collegamenti. L’innovazione, ne siamo convinti, o è anche innovazione sociale o non è.

E quindi, altrettanto chiaramente, va detto che se l’immagine dell’Alto Adige è cambiata, il peso politico dell’Alto Adige che innova è ancora troppo debole. Non si tratta di erigere steccati o voler decidere, penna alla mano, chi è innovativo e chi non lo è. Anzi. Si tratta di costruire ponti, raccontare best practice, valorizzare sempre di più quella rete di persone e quel patrimonio spesso nascosto di conoscenze ed esperienze che parlano un linguaggio europeo, creare e reclamare le condizioni per lo sviluppo di questo territorio. Non per un gruppo linguistico, e neanche per due. Lo vogliamo fare, giorno per giorno, da giornalisti quali siamo, per una società che in pochi anni è diventata sempre più complessa e irriducibile a dicotomie del passato.

Lo facciamo da oggi con ancor più forza grazie a nuova veste – nata dalla collaborazione con Matteo Moretti e sheldon.studio – per mettere in luce opportunità e contraddizioni della nostra società, come facciamo ogni settimana con Alto Adige Doc, e per aprire sempre di più, collegamento dopo collegamento, link dopo link, questa terra, come abbiamo fatto con la petizione che ha dato il via alla creazione di un collegamento in treno diretto per Milano.

https://youtu.be/Wk8IUF0q8q0

Non sembri folle parlare di apertura e collegamenti in questi giorni di pandemia. Se l’Alto Adige Südtirol vuol continuare a prosperare, pur nella necessità di cercare modelli di sviluppo differenti (pensiamo al turismo), non può che farlo rinforzando la posizione che occupa, tra Nord e Sud dell’Europa, al centro del dialogo e dell’incontro. Abbiamo grandissime opportunità. Partiamo da un indiscutibile vantaggio su molti territori: un sistema produttivo invidiabile, una pubblica amministrazione mediamente efficiente (ma con amplissimi margini di miglioramento, e in questi giorni ce ne siamo accorti), la possibilità di attrarre talenti in cerca di un territorio sano e naturale in cui vivere. Possiamo farlo solo mettendo l’innovazione economica, sociale e culturale al centro dell’agenda informativa e politica. Ogni giorno.

Luca Barbieri

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